Una sofisticata novelette sulla musica e sulla morte. Kristine Kathryn Rusch ritrae con raffinata maestria, grazie a uno stile ricercato e coinvolgente, il disincanto di un pianista sul viale del tramonto. Max è un musicista che nella vita ha accumulato successi professionali e fallimenti sentimentali. La sua unica famiglia è Otto Kennisen, un pilastro della musica classica, che lo tiene sotto la sua ala da quando era un ragazzo di talento. È forse solo per questo che Max continua a partecipare al North County Music Festival organizzato da Otto, un evento di nicchia ormai in declino. Proprio a Otto Max si rivolge per capire chi è la donna, incontrata al festival, con cui ha trascorso la notte scorsa: solo l'anziano maestro, infatti, sembra in grado di vederla, ma nemmeno lui sa chi sia. Quella che sembrava una groupie come tante costringerà Max a confrontarsi con se stesso per capire se è all'altezza del suo dono e lo condurrà a comprendere, finalmente, l'insegnamento di Otto: “Non esiste nessuna cura. Tranne la musica.”
Una sofisticata novelette sulla musica e sulla morte. Kristine Kathryn Rusch ritrae con raffinata maestria, grazie a uno stile ricercato e coinvolgente, il disincanto di un pianista sul viale del tramonto. Max è un musicista che nella vita ha accumulato successi professionali e fallimenti sentimentali. La sua unica famiglia è Otto Kennisen, un pilastro della musica classica, che lo tiene sotto la sua ala da quando era un ragazzo di talento. È forse solo per questo che Max continua a partecipare al North County Music Festival organizzato da Otto, un evento di nicchia ormai in declino. Proprio a Otto Max si rivolge per capire chi è la donna, incontrata al festival, con cui ha trascorso la notte scorsa: solo l'anziano maestro, infatti, sembra in grado di vederla, ma nemmeno lui sa chi sia. Quella che sembrava una groupie come tante costringerà Max a confrontarsi con se stesso per capire se è all'altezza del suo dono e lo condurrà a comprendere, finalmente, l'insegnamento di Otto: “Non esiste nessuna cura. Tranne la musica.”