Author: | Tania Favaro | ISBN: | 9783950433333 |
Publisher: | Live 82 Verlag GmbH | Publication: | December 20, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Tania Favaro |
ISBN: | 9783950433333 |
Publisher: | Live 82 Verlag GmbH |
Publication: | December 20, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
“Ti odio con tutto l’amore che posso”, titolo di questo libro, è una contraddizione solo apparente. Amare e odiare, infatti, sono modi verbali del medesimo sostantivo: passione.
Non esiste una differenza sostanziale, entrambi i sentimenti rivelano attaccamento estremo a qualcuno o qualcosa, con tutto ciò che ne deriva: gelosia per la mancanza di esclusività, incertezza di possesso e angoscia di perdere, dedizione irrazionale. Certo, irrazionale: non si può amare unicamente col cervello, così come non è possibile odiare chi non si ama – chi non amiamo ci è, al massimo, indifferente.
La reversibilità di odio e amore è frequente al punto che si potrebbe affermare “Ti amo con tutto l’odio che posso”. Del resto, lo insegnava già il maestro – d’amore e di poesia: ancora una volta, tutt’uno – Catullo, cantando la sua Lesbia. “Odi et amo” verseggiava il poeta duemila anni fa, incapace anch’egli di comprendere come un essere umano possa suscitare al contempo l’istinto di desiderare follemente e di detestare senza ritegno. “Non so darmi risposta” riprendeva tormentato, “ma sento che è così, e ne soffro dannatamente”.
La traduzione dal latino è libera, però il concetto è preciso: l’amore appassionato non si decifra né si tiene a bada con la mente, si vive con il cuore e i sensi all’erta. E il troppo amore finisce spesso per scinderci: mi fai così soffrire che vorrei non amarti, dis-amarti; non ci riesco, quindi non mi resta che odiarti. “Ti odio proprio perché ti amo”. Un paradosso che diventa raccolta di testi poetici. Questa.
“Ti odio con tutto l’amore che posso”, titolo di questo libro, è una contraddizione solo apparente. Amare e odiare, infatti, sono modi verbali del medesimo sostantivo: passione.
Non esiste una differenza sostanziale, entrambi i sentimenti rivelano attaccamento estremo a qualcuno o qualcosa, con tutto ciò che ne deriva: gelosia per la mancanza di esclusività, incertezza di possesso e angoscia di perdere, dedizione irrazionale. Certo, irrazionale: non si può amare unicamente col cervello, così come non è possibile odiare chi non si ama – chi non amiamo ci è, al massimo, indifferente.
La reversibilità di odio e amore è frequente al punto che si potrebbe affermare “Ti amo con tutto l’odio che posso”. Del resto, lo insegnava già il maestro – d’amore e di poesia: ancora una volta, tutt’uno – Catullo, cantando la sua Lesbia. “Odi et amo” verseggiava il poeta duemila anni fa, incapace anch’egli di comprendere come un essere umano possa suscitare al contempo l’istinto di desiderare follemente e di detestare senza ritegno. “Non so darmi risposta” riprendeva tormentato, “ma sento che è così, e ne soffro dannatamente”.
La traduzione dal latino è libera, però il concetto è preciso: l’amore appassionato non si decifra né si tiene a bada con la mente, si vive con il cuore e i sensi all’erta. E il troppo amore finisce spesso per scinderci: mi fai così soffrire che vorrei non amarti, dis-amarti; non ci riesco, quindi non mi resta che odiarti. “Ti odio proprio perché ti amo”. Un paradosso che diventa raccolta di testi poetici. Questa.