Author: | Ottavio Cocco | ISBN: | 9788859157793 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | February 25, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ottavio Cocco |
ISBN: | 9788859157793 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | February 25, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Tallia, una pastorella sarda del Gennargentu, rimane orfana in tenera età di entrambi genitori. Dopo la morte dei suoi avvenuta mentre rientravano da una fiera di bestiame ad opera di assassini rimasti per sempre sconosciuti, si prende cura di lei il nonno materno Bastiano, assicurandole un’infanzia serena. Alla sua morte, si vede costretta, appena adolescente, a gestire la casa paterna, il gregge di pecore, facendo tesoro delle esperienze del mondo agro-pastorale tramandate dai suoi, aiutata dal fedele pastore Antiogu. Attorno alla sua storia, immaginaria, ruotano vari personaggi, protagonisti degli eventi dell’epoca, realmente accaduti nel 1920 ed oltre. Fatti come l’influenza spagnola, il primo dottore sardo donna, i nobili possessori di terre, la condizione dei maestri elementari, fanno parte della storia del primo quarto di secolo del Novecento, e si incastrano bene nell’evolversi degli eventi di un racconto puramente di fantasia. Ma anche personaggi più comuni risaltano: Lucia, sequestrata al funerale del marito, ucciso in una stradina di Sestusulei; le sue vicissitudini, ricche di umanità, si legano a quelle di Grazianeddu, ragazzo abbandonato alla nascita dalla madre, e accolto dai frati di un convento. Ritrovandolo da grande, scoprirà, in seguito, che è suo figlio. Tallia nutre una forte amicizia verso questo ragazzo al quale è molto affezionata e rappresenta per lei un pilastro della sua esistenza. Anche le forze dell’ordine hanno una forte dimensione umana: il brigadiere Gavino Basciu che mette al servizio della giustizia la sua esperienza e la sua abnegazione, sorretta da forti affetti familiari. Il capitano Massimo Barale, torinese, affascinato dal meraviglioso paesaggio sardo, s’innamora di questa terra a tal punto da dedicare la sua vita quasi esclusivamente al lavoro investigativo. E, inoltre, l’amore del maestro Guglielmo Poddighe verso una sua collega che conosce nella corriera per Osolias; la passione non dichiarata del dottor Francesco Demontis nei confronti di Giulia, ricca proprietaria terriera e di bestiame di Sestusulei; nonché l’improvviso ed inaspettato epilogo fra una donna vista solo attraverso i vetri di una finestra ed il capitano, fanno da cornice ad un mondo culturale di rilievo, che trova il suo culmine nel famoso caffè Tettamanzi di Nuoro, mèta preferita di intellettuali sardi.
Tallia, una pastorella sarda del Gennargentu, rimane orfana in tenera età di entrambi genitori. Dopo la morte dei suoi avvenuta mentre rientravano da una fiera di bestiame ad opera di assassini rimasti per sempre sconosciuti, si prende cura di lei il nonno materno Bastiano, assicurandole un’infanzia serena. Alla sua morte, si vede costretta, appena adolescente, a gestire la casa paterna, il gregge di pecore, facendo tesoro delle esperienze del mondo agro-pastorale tramandate dai suoi, aiutata dal fedele pastore Antiogu. Attorno alla sua storia, immaginaria, ruotano vari personaggi, protagonisti degli eventi dell’epoca, realmente accaduti nel 1920 ed oltre. Fatti come l’influenza spagnola, il primo dottore sardo donna, i nobili possessori di terre, la condizione dei maestri elementari, fanno parte della storia del primo quarto di secolo del Novecento, e si incastrano bene nell’evolversi degli eventi di un racconto puramente di fantasia. Ma anche personaggi più comuni risaltano: Lucia, sequestrata al funerale del marito, ucciso in una stradina di Sestusulei; le sue vicissitudini, ricche di umanità, si legano a quelle di Grazianeddu, ragazzo abbandonato alla nascita dalla madre, e accolto dai frati di un convento. Ritrovandolo da grande, scoprirà, in seguito, che è suo figlio. Tallia nutre una forte amicizia verso questo ragazzo al quale è molto affezionata e rappresenta per lei un pilastro della sua esistenza. Anche le forze dell’ordine hanno una forte dimensione umana: il brigadiere Gavino Basciu che mette al servizio della giustizia la sua esperienza e la sua abnegazione, sorretta da forti affetti familiari. Il capitano Massimo Barale, torinese, affascinato dal meraviglioso paesaggio sardo, s’innamora di questa terra a tal punto da dedicare la sua vita quasi esclusivamente al lavoro investigativo. E, inoltre, l’amore del maestro Guglielmo Poddighe verso una sua collega che conosce nella corriera per Osolias; la passione non dichiarata del dottor Francesco Demontis nei confronti di Giulia, ricca proprietaria terriera e di bestiame di Sestusulei; nonché l’improvviso ed inaspettato epilogo fra una donna vista solo attraverso i vetri di una finestra ed il capitano, fanno da cornice ad un mondo culturale di rilievo, che trova il suo culmine nel famoso caffè Tettamanzi di Nuoro, mèta preferita di intellettuali sardi.