Author: |
Luciano Caminati |
ISBN: |
9788860591692 |
Publisher: |
POLARIS |
Publication: |
November 20, 2015 |
Imprint: |
|
Language: |
Italian |
Author: |
Luciano Caminati |
ISBN: |
9788860591692 |
Publisher: |
POLARIS |
Publication: |
November 20, 2015 |
Imprint: |
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Language: |
Italian |
Mario Trimeri è il secondo italiano, dopo Reinhold Messner, ad avere raggiunto il traguardo delle Seven Summits ed è il primo al mondo, con la rumena Coco Popescu, ad aver salito le Volcanic Seven Summits, i sette vulcani più alti dei sette continenti; ma è anche l'unico sulla Terra ad avere realizzato entrambi i primati. Oltre a questo, Mario è un viaggiatore incallito, animato da autentico spirito vagabondo che lo ha portato a viaggiare in ogni angolo del pianeta, dalle grandi traversate polari ai deserti sahariani, dalle zone più impervie delle Ande a quelle Himalayane, dedicandosi, in particolare, alla esplorazione sistematica delle regioni più remote dell'Antartide. Il libro racconta gli anni tormentati che vanno dalla prima spedizione all'Everest, intrapresa con spirito squisitamente turistico, nel 2003, in occasione delle celebrazioni per il Cinquantenario della prima salita, a quella del 2007 il cui successo ha segnato la completa maturazione non tanto del Mario alpinista, quanto del Mario uomo. Anni travagliati dal conflitto interiore, sempre più esasperato, tra il richiamo degli affetti al senso di responsabilità per una vita “normale” e la forte spinta emozionale di affrontare le proprie debolezze, paure, voglia di riscatto che l'Everest in sé rappresenta come l'archetipo dell'affermazione dell'uomo nei confronti delle forze della natura. In un serrato dialogo narrativo, Mario fa i conti con la propria coscienza, ripercorrendo i giorni trascorsi a riempire il vuoto interiore, causato dalla morte improvvisa di un compagno di spedizione, con la costanza e determinazione di individuare e riconoscere il proprio cammino per uscire dallo smarrimento fino a coronare il “sogno impossibile”, in una sorta di confronto speculare e dialettico con l'autore, amico e testimone dei momenti più significativi, nella ricerca spirituale condivisa di una risposta che dia ad entrambi un senso alla vita e alla morte.
Mario Trimeri è il secondo italiano, dopo Reinhold Messner, ad avere raggiunto il traguardo delle Seven Summits ed è il primo al mondo, con la rumena Coco Popescu, ad aver salito le Volcanic Seven Summits, i sette vulcani più alti dei sette continenti; ma è anche l'unico sulla Terra ad avere realizzato entrambi i primati. Oltre a questo, Mario è un viaggiatore incallito, animato da autentico spirito vagabondo che lo ha portato a viaggiare in ogni angolo del pianeta, dalle grandi traversate polari ai deserti sahariani, dalle zone più impervie delle Ande a quelle Himalayane, dedicandosi, in particolare, alla esplorazione sistematica delle regioni più remote dell'Antartide. Il libro racconta gli anni tormentati che vanno dalla prima spedizione all'Everest, intrapresa con spirito squisitamente turistico, nel 2003, in occasione delle celebrazioni per il Cinquantenario della prima salita, a quella del 2007 il cui successo ha segnato la completa maturazione non tanto del Mario alpinista, quanto del Mario uomo. Anni travagliati dal conflitto interiore, sempre più esasperato, tra il richiamo degli affetti al senso di responsabilità per una vita “normale” e la forte spinta emozionale di affrontare le proprie debolezze, paure, voglia di riscatto che l'Everest in sé rappresenta come l'archetipo dell'affermazione dell'uomo nei confronti delle forze della natura. In un serrato dialogo narrativo, Mario fa i conti con la propria coscienza, ripercorrendo i giorni trascorsi a riempire il vuoto interiore, causato dalla morte improvvisa di un compagno di spedizione, con la costanza e determinazione di individuare e riconoscere il proprio cammino per uscire dallo smarrimento fino a coronare il “sogno impossibile”, in una sorta di confronto speculare e dialettico con l'autore, amico e testimone dei momenti più significativi, nella ricerca spirituale condivisa di una risposta che dia ad entrambi un senso alla vita e alla morte.