Author: | Cesario Picca | ISBN: | 9781311728203 |
Publisher: | Cesario Picca | Publication: | October 22, 2015 |
Imprint: | Smashwords Edition | Language: | Italian |
Author: | Cesario Picca |
ISBN: | 9781311728203 |
Publisher: | Cesario Picca |
Publication: | October 22, 2015 |
Imprint: | Smashwords Edition |
Language: | Italian |
La censura preventiva e l’editto Albertino; il Fascismo e l’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di manifestazione del pensiero. Dal diritto positivo di esprimere le proprie idee a quello negativo ma altrettanto importante di tacere.
Le interazioni tra l’articolo 21 e gli altri articoli della Costituzione fino ad approdare alla trasparenza dell’informazione amministrativa passando attraverso l’impegnativo lavoro di dottrina e giurisprudenza e il lungo dibattito sulle concentrazioni editoriali e sul necessario pluralismo delle fonti informative da garantire anche attraverso leggi antitrust. Sono gli argomenti e gli approfondimenti del saggio giuridico Senza bavaglio – l’evoluzione del concetto di libertà di stampa supportati da una corposissima bibliografia.
La prima parte del saggio offre un excursus storico-politico-culturale nel quale è maturato il diritto di manifestazione del pensiero per poi affrontare i più scottanti temi di attualità nel dibattito sulle concentrazioni editoriali, sul rapporto tra mass media e potere, sul conflitto di interessi. Il quadro che ne emerge è desolante per via della mancanza di libertà della stampa sempre in cerca di risorse e poco cane da guardia nei confronti del padrone poco editore e molto intrallazzatore. Anche per questo il rapporto di Réporters sans frontières colloca l’Italia agli ultimi posti.
Approfondito lo studio dell’articolo 21 della Costituzione e dei suoi collegamenti con molti altri articoli della Carta costituzionale che garantiscono la libertà di riunione, di movimento, di religione e via dicendo. Questa libertà non è comunque ampia perché esistono dei limiti come il buon gusto, il buon costume e l’apologia del fascismo.
Attraverso il lungo e faticoso lavoro di dottrina e giurisprudenza si è giunti poi al riconoscimento del diritto di informare di informarsi e di essere informati. Concludendo il lungo percorso con le leggi 142 e 241 del 1990 sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Il saggio fa parte della bibliografia della prestigiosa enciclopedia Treccani.
La censura preventiva e l’editto Albertino; il Fascismo e l’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di manifestazione del pensiero. Dal diritto positivo di esprimere le proprie idee a quello negativo ma altrettanto importante di tacere.
Le interazioni tra l’articolo 21 e gli altri articoli della Costituzione fino ad approdare alla trasparenza dell’informazione amministrativa passando attraverso l’impegnativo lavoro di dottrina e giurisprudenza e il lungo dibattito sulle concentrazioni editoriali e sul necessario pluralismo delle fonti informative da garantire anche attraverso leggi antitrust. Sono gli argomenti e gli approfondimenti del saggio giuridico Senza bavaglio – l’evoluzione del concetto di libertà di stampa supportati da una corposissima bibliografia.
La prima parte del saggio offre un excursus storico-politico-culturale nel quale è maturato il diritto di manifestazione del pensiero per poi affrontare i più scottanti temi di attualità nel dibattito sulle concentrazioni editoriali, sul rapporto tra mass media e potere, sul conflitto di interessi. Il quadro che ne emerge è desolante per via della mancanza di libertà della stampa sempre in cerca di risorse e poco cane da guardia nei confronti del padrone poco editore e molto intrallazzatore. Anche per questo il rapporto di Réporters sans frontières colloca l’Italia agli ultimi posti.
Approfondito lo studio dell’articolo 21 della Costituzione e dei suoi collegamenti con molti altri articoli della Carta costituzionale che garantiscono la libertà di riunione, di movimento, di religione e via dicendo. Questa libertà non è comunque ampia perché esistono dei limiti come il buon gusto, il buon costume e l’apologia del fascismo.
Attraverso il lungo e faticoso lavoro di dottrina e giurisprudenza si è giunti poi al riconoscimento del diritto di informare di informarsi e di essere informati. Concludendo il lungo percorso con le leggi 142 e 241 del 1990 sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Il saggio fa parte della bibliografia della prestigiosa enciclopedia Treccani.