Author: | Piergiorgio Pescali | ISBN: | 9788897823315 |
Publisher: | La Ponga Edizioni | Publication: | May 7, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Piergiorgio Pescali |
ISBN: | 9788897823315 |
Publisher: | La Ponga Edizioni |
Publication: | May 7, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il 17 aprile 1975 il movimento comunista dei Khmer Rossi entrò a Phnom Penh ponendo fine ad una guerra sanguinosa iniziata alla fine degli anni Sessanta e, al tempo stesso, inaugurando quello che in Cambogia è ancora oggi chiamato Samai Pol Pot, l'era di Pol Pot. Un periodo storico difficile, a tratti spaventoso, che vide il dominio dei Khmer Rossi e della fazione fedele a Pol Pot. Un periodo di cui restano tracce vivide quanto mistificate nelle cronache storiche contemporanee. Un periodo di terrore, questo è certo, rappresentato da luoghi come S-21, l'ex scuola adibita a carcere presso cui erano detenuti supposti dissidenti politici, controrivoluzionari o spie. Un luogo da cui si entrava ma da cui, quasi mai, si usciva. Tra i pochi sopravvissuti c'è Vann Nath, pittore che riuscì a rimanere in vita perché Duch, il direttore della S-21, lo scelse come ritrattista di PolPot. La sua storia, combinata con altre decine di testimonianze, sono state trasformate in un romanzo dalle vicende, lucide e dolorose, attraverso la penna di Piergiorgio Pescali.
Il 17 aprile 1975 il movimento comunista dei Khmer Rossi entrò a Phnom Penh ponendo fine ad una guerra sanguinosa iniziata alla fine degli anni Sessanta e, al tempo stesso, inaugurando quello che in Cambogia è ancora oggi chiamato Samai Pol Pot, l'era di Pol Pot. Un periodo storico difficile, a tratti spaventoso, che vide il dominio dei Khmer Rossi e della fazione fedele a Pol Pot. Un periodo di cui restano tracce vivide quanto mistificate nelle cronache storiche contemporanee. Un periodo di terrore, questo è certo, rappresentato da luoghi come S-21, l'ex scuola adibita a carcere presso cui erano detenuti supposti dissidenti politici, controrivoluzionari o spie. Un luogo da cui si entrava ma da cui, quasi mai, si usciva. Tra i pochi sopravvissuti c'è Vann Nath, pittore che riuscì a rimanere in vita perché Duch, il direttore della S-21, lo scelse come ritrattista di PolPot. La sua storia, combinata con altre decine di testimonianze, sono state trasformate in un romanzo dalle vicende, lucide e dolorose, attraverso la penna di Piergiorgio Pescali.