Author: | Giorgio Bigatti, Fondazione ISEC | ISBN: | 9788866339984 |
Publisher: | Archetipo Libri | Publication: | May 10, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giorgio Bigatti, Fondazione ISEC |
ISBN: | 9788866339984 |
Publisher: | Archetipo Libri |
Publication: | May 10, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Oggi si discute molto di reti e mobilità, mentre trasporti e logistica sono divenuti una questione cruciale per l’economia e il governo di territori e comunità. Inevitabile dunque che si torni a guardare con rinnovato interesse alla storia delle ferrovie in Italia, dalle origini “risorgimentali” alle sfide del presente. Nel volume si analizzano queste vicende da una prospettiva particolare, quella degli archivi di impresa. A un ampio saggio di inquadramento storico (Andrea Giuntini), seguono gli interventi dedicati alle principali società ferroviarie italiane (Giandomenico Piluso, Francesca Pino, Ernesto Petrucci) e una serie di approfondimenti tematici, sempre sulla base di un’inedita documenazione d’archivio: vediamo sfilare i nomi di imprese come la Breda (Alberto De Cristofaro), le Officine Savigliano (Diego Robotti) o la Dalmine (Carolina Lussana e Stefano Capelli). Ma la storia della ferrovia non è solo storia d’impresa: è anche storia di lavoro (Stefano Maggi), o dei rapporti tra imprese e designer (Alberto Bassi). Infine il cinema: racconto, immagine ma anche documento, per una storia della ferrovia e del suo impatto sociale, come mostra Daniele Pozzi a conclusione di questo volume.
Oggi si discute molto di reti e mobilità, mentre trasporti e logistica sono divenuti una questione cruciale per l’economia e il governo di territori e comunità. Inevitabile dunque che si torni a guardare con rinnovato interesse alla storia delle ferrovie in Italia, dalle origini “risorgimentali” alle sfide del presente. Nel volume si analizzano queste vicende da una prospettiva particolare, quella degli archivi di impresa. A un ampio saggio di inquadramento storico (Andrea Giuntini), seguono gli interventi dedicati alle principali società ferroviarie italiane (Giandomenico Piluso, Francesca Pino, Ernesto Petrucci) e una serie di approfondimenti tematici, sempre sulla base di un’inedita documenazione d’archivio: vediamo sfilare i nomi di imprese come la Breda (Alberto De Cristofaro), le Officine Savigliano (Diego Robotti) o la Dalmine (Carolina Lussana e Stefano Capelli). Ma la storia della ferrovia non è solo storia d’impresa: è anche storia di lavoro (Stefano Maggi), o dei rapporti tra imprese e designer (Alberto Bassi). Infine il cinema: racconto, immagine ma anche documento, per una storia della ferrovia e del suo impatto sociale, come mostra Daniele Pozzi a conclusione di questo volume.