Author: | Giovanni Ippolito | ISBN: | 9788862316507 |
Publisher: | Arcana | Publication: | May 1, 2019 |
Imprint: | Arcana | Language: | Italian |
Author: | Giovanni Ippolito |
ISBN: | 9788862316507 |
Publisher: | Arcana |
Publication: | May 1, 2019 |
Imprint: | Arcana |
Language: | Italian |
Il filosofo francese Lyotard definisce il postmoderno come un nuovo paradigma della conoscenza che accompagna l’avvento delle nuove tecnologie ma, prima ancora che il termine entrasse nel lessico filosofico e sociologico, i semi di una nuova era erano germogliati nel campo delle arti. Dalla letteratura all’architettura, e a partire dal fertile retroterra dell’America di fine anni Cinquanta del Novecento, l’estetica postmoderna ha sostituito la classicità fino a giungere a rappresentare il mainstream della cultura contemporanea. Non-linearità del racconto e dello sviluppo, accostamento e integrazione di stili apparentemente incompatibili, sperimentazione di nuovi modelli formali hanno preso il posto dei parametri tradizionali dell’arte occidentale, ereditati in ultima istanza dall’antica Grecia. A partire dagli anni Sessanta, il rock, straordinario fenomeno musicale intrecciato con storia e cultura, è uno dei frutti più autentici di questa rivoluzione. Moderno nei mezzi utilizzati, postmoderno nel modo in cui tali mezzi sono funzionali a un linguaggio che vede insieme la ciclicità infinita del blues e la ricerca melodica multiculturale, il rumore e lo stile cristallino, fino ad arrivare all’integrazione etnica e culturale. Il risultato è un variegato arcipelago di forme e stili che, pur nel sostanziale esaurimento delle spinte propulsive che si verifica da qualche anno a questa parte, permea la musica di oggi, facendosi colonna sonora di un’epoca tuttora in divenire verso ciò che verrà dopo.
Il filosofo francese Lyotard definisce il postmoderno come un nuovo paradigma della conoscenza che accompagna l’avvento delle nuove tecnologie ma, prima ancora che il termine entrasse nel lessico filosofico e sociologico, i semi di una nuova era erano germogliati nel campo delle arti. Dalla letteratura all’architettura, e a partire dal fertile retroterra dell’America di fine anni Cinquanta del Novecento, l’estetica postmoderna ha sostituito la classicità fino a giungere a rappresentare il mainstream della cultura contemporanea. Non-linearità del racconto e dello sviluppo, accostamento e integrazione di stili apparentemente incompatibili, sperimentazione di nuovi modelli formali hanno preso il posto dei parametri tradizionali dell’arte occidentale, ereditati in ultima istanza dall’antica Grecia. A partire dagli anni Sessanta, il rock, straordinario fenomeno musicale intrecciato con storia e cultura, è uno dei frutti più autentici di questa rivoluzione. Moderno nei mezzi utilizzati, postmoderno nel modo in cui tali mezzi sono funzionali a un linguaggio che vede insieme la ciclicità infinita del blues e la ricerca melodica multiculturale, il rumore e lo stile cristallino, fino ad arrivare all’integrazione etnica e culturale. Il risultato è un variegato arcipelago di forme e stili che, pur nel sostanziale esaurimento delle spinte propulsive che si verifica da qualche anno a questa parte, permea la musica di oggi, facendosi colonna sonora di un’epoca tuttora in divenire verso ciò che verrà dopo.