Author: | Alice Ghedin | ISBN: | 9788863966404 |
Publisher: | Giovane Holden Edizioni | Publication: | April 1, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Alice Ghedin |
ISBN: | 9788863966404 |
Publisher: | Giovane Holden Edizioni |
Publication: | April 1, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Eva ha sedici anni, frequenta il liceo, non lega molto coi suoi coetanei, ha una madre affettuosa ma remissiva e un padre che, se beve troppo, diventa violento. Fin qui la sua vita può sembrare quella di una normale adolescente degli anni Duemila. Ma Eva non è una ragazza comune e neppure la sua vita lo è. È perennemente tormentata da un forte e indefinibile senso di nostalgia fin da quando aveva quattro anni e le sue notti sono disturbate da sogni ricorrenti che la vedono nei panni di un bambino, Enrico, rivivere dei normali momenti di vita quotidiana. Vita quotidiana dell’Ottocento. Su consiglio dello psichiatra presso il quale è in cura, la ragazza tiene un diario su cui annota al risveglio i suoi sogni, ma alcuna terapia è in grado di alleviare il suo senso di inadeguatezza. Finché, un giorno nel corso di una lezione di filosofia apprende l’esistenza di una antica dottrina greca basata sull’orfismo. Il nucleo delle credenze orfiche si basa sul presupposto che l’anima una volta morto il corpo è destinata a reincarnarsi. Eva spera di avere finalmente trovato la risposta alla domanda che la tormenta da sempre: perché sogno episodi di vita ambientati nel passato?
Un romanzo breve struggente e bellissimo che segna il debutto di una giovanissima autrice dal talento indiscutibile. Alice Ghedin attira il lettore in un misterico gioco di specchi e lo travolge nel nulla del tutto. Impossibile chiudere questo libro senza prima essersi chiesti: che giorno è oggi?, che ora è?, in quale epoca mi trovo?, e soprattutto sono proprio io?
Eva ha sedici anni, frequenta il liceo, non lega molto coi suoi coetanei, ha una madre affettuosa ma remissiva e un padre che, se beve troppo, diventa violento. Fin qui la sua vita può sembrare quella di una normale adolescente degli anni Duemila. Ma Eva non è una ragazza comune e neppure la sua vita lo è. È perennemente tormentata da un forte e indefinibile senso di nostalgia fin da quando aveva quattro anni e le sue notti sono disturbate da sogni ricorrenti che la vedono nei panni di un bambino, Enrico, rivivere dei normali momenti di vita quotidiana. Vita quotidiana dell’Ottocento. Su consiglio dello psichiatra presso il quale è in cura, la ragazza tiene un diario su cui annota al risveglio i suoi sogni, ma alcuna terapia è in grado di alleviare il suo senso di inadeguatezza. Finché, un giorno nel corso di una lezione di filosofia apprende l’esistenza di una antica dottrina greca basata sull’orfismo. Il nucleo delle credenze orfiche si basa sul presupposto che l’anima una volta morto il corpo è destinata a reincarnarsi. Eva spera di avere finalmente trovato la risposta alla domanda che la tormenta da sempre: perché sogno episodi di vita ambientati nel passato?
Un romanzo breve struggente e bellissimo che segna il debutto di una giovanissima autrice dal talento indiscutibile. Alice Ghedin attira il lettore in un misterico gioco di specchi e lo travolge nel nulla del tutto. Impossibile chiudere questo libro senza prima essersi chiesti: che giorno è oggi?, che ora è?, in quale epoca mi trovo?, e soprattutto sono proprio io?