Author: | Jürgen Habermas | ISBN: | 9788858113028 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | May 5, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Jürgen Habermas |
ISBN: | 9788858113028 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | May 5, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Gli europei devono riconoscere che il loro modello di Stato sociale e la varietà nazionale delle loro culture possono sopravvivere solo grazie a uno sforzo comune. Rinunciare all'Unione europea significherebbe prendere congedo dalla storia mondiale. L'Unione economica e monetaria è stata disegnata secondo le concezioni ordoliberali del patto di stabilità e progresso. È stata pensata come l'elemento portante di una costituzione economica che avrebbe dovuto stimolare, oltrepassando le frontiere nazionali, la libera concorrenza degli attori del mercato e organizzare regole vincolanti per tutti gli Stati membri, neutralizzando le differenze di competitività esistenti nelle varie economie. Sennonché l'ipotesi che bastasse una libera e regolata concorrenza per raggiungere un benessere egualmente distribuito si è rivelata presto sbagliata. Disattese le condizioni ottimali per una moneta unica, le diseguaglianze strutturali delle varie economie nazionali hanno finito per aggravarsi; e continueranno ancora ad aggravarsi, finché la politica europea non la farà finita con il principio per cui ogni Stato nazionale deve decidere sovranamente da solo, senza guardare agli altri Stati associati.
Gli europei devono riconoscere che il loro modello di Stato sociale e la varietà nazionale delle loro culture possono sopravvivere solo grazie a uno sforzo comune. Rinunciare all'Unione europea significherebbe prendere congedo dalla storia mondiale. L'Unione economica e monetaria è stata disegnata secondo le concezioni ordoliberali del patto di stabilità e progresso. È stata pensata come l'elemento portante di una costituzione economica che avrebbe dovuto stimolare, oltrepassando le frontiere nazionali, la libera concorrenza degli attori del mercato e organizzare regole vincolanti per tutti gli Stati membri, neutralizzando le differenze di competitività esistenti nelle varie economie. Sennonché l'ipotesi che bastasse una libera e regolata concorrenza per raggiungere un benessere egualmente distribuito si è rivelata presto sbagliata. Disattese le condizioni ottimali per una moneta unica, le diseguaglianze strutturali delle varie economie nazionali hanno finito per aggravarsi; e continueranno ancora ad aggravarsi, finché la politica europea non la farà finita con il principio per cui ogni Stato nazionale deve decidere sovranamente da solo, senza guardare agli altri Stati associati.