Mulini a vento e robot giganti. Il significato degli oggetti negli anime e nei manga

Fiction & Literature, Literary Theory & Criticism, Asian, Far Eastern, Nonfiction, Entertainment, Performing Arts, Television, History & Criticism, Art & Architecture, General Art, Popular Culture
Cover of the book Mulini a vento e robot giganti. Il significato degli oggetti negli anime e nei manga by Claudio Cordella, Delos Digital
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Author: Claudio Cordella ISBN: 9788825407679
Publisher: Delos Digital Publication: December 11, 2018
Imprint: Language: Italian
Author: Claudio Cordella
ISBN: 9788825407679
Publisher: Delos Digital
Publication: December 11, 2018
Imprint:
Language: Italian

Saggi - saggio (303 pagine) - Dalla tradizionale scatolina per il pranzo alla corazzata Yamato i "personaggi" inanimati nell'animazione e nel fumetto giapponesi

Nelle opere di Hayao Miyazaki viene sempre valorizzata una tecnologia benefica e non inquinante, incarnata da quei mulini a vento che appaiono in alcuni suoi lavori a tema utopistico (Conan il ragazzo del futuro, Nausicaä della Valle del vento). Altri autori si son dimostrati maggiormente affascinati dalla possibilità di creare bambole asservite al nostro volere (androidi, robot giganti), per non parlare della possibilità di collegare l'uomo alla macchina per creare una nuova formidabile entità cibernetica (Mobile Suit Gundam, Ghost in the Shell, Neon Genesis Evangelion).

Al di fuori di simili atteggiamenti speculativi, se non proprio tecno-feticistici, non mancano però approcci di carattere romantico, come quelli di Leiji Matsumoto, il quale fa rivivere come astronave la corazzata Yamato e ci porta in viaggio tra le galassie a bordo di una locomotiva. Ebbene se lo storico Antonio Costa, al termine del suo studio sul senso delle cose nei film, ci regala un breve elenco su cui basare un ipotetico dizionario degli oggetti, sulla medesima falsariga riguardo agli animanga potremmo citare: aerei, bento (scatola per il pranzo), mulini, robot giganti e treni. Non tanto per comporre una semplice lista, quanto piuttosto per proporre un'inedita chiave di lettura per poter interpretare in modo nuovo gli anime (cartoni animati) e i manga (fumetti).

Claudio Cordella è nato a Milano il 13 luglio del 1974. Si è trasferito a Padova dove si è laureato in Filosofia, con una tesi dedicata all'utopismo di Aldous Huxley, e in seguito in Storia, con un lavoro imperniato sulla regalità femminile in età carolingia. Nel 2009 ha conseguito un master in Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale dopo aver svolto uno studio incentrato su di un canapificio storico; situato a Crocetta del Montello (Treviso), compiuto assieme a Carmelina Amico.

Scrive narrativa e saggistica; ha partecipato a diversi progetti antologici e ha collaborato con alcune riviste. È stato il vice direttore del web magazine Fantasy Planet (La Corte Editore). Nel 2012 ha partecipato all'ottavo Congreso Internacional de Molinologia, che si è svolto a Tui (Galizia), con un intervento intitolato Il mulino di Villa Bozza, la conservazione possibile, attraverso un progetto imprenditoriale, dedicato alla storia di un mulino padovano e scritto in collaborazione con Camilla Di Mauro.

Recentemente, per LA CASE books, è uscito Fantabiologia. Dai mondi perduti a Prometheus, un saggio di storia della cultura popolare da Jules Verne a Sir Ridley Scott.

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Saggi - saggio (303 pagine) - Dalla tradizionale scatolina per il pranzo alla corazzata Yamato i "personaggi" inanimati nell'animazione e nel fumetto giapponesi

Nelle opere di Hayao Miyazaki viene sempre valorizzata una tecnologia benefica e non inquinante, incarnata da quei mulini a vento che appaiono in alcuni suoi lavori a tema utopistico (Conan il ragazzo del futuro, Nausicaä della Valle del vento). Altri autori si son dimostrati maggiormente affascinati dalla possibilità di creare bambole asservite al nostro volere (androidi, robot giganti), per non parlare della possibilità di collegare l'uomo alla macchina per creare una nuova formidabile entità cibernetica (Mobile Suit Gundam, Ghost in the Shell, Neon Genesis Evangelion).

Al di fuori di simili atteggiamenti speculativi, se non proprio tecno-feticistici, non mancano però approcci di carattere romantico, come quelli di Leiji Matsumoto, il quale fa rivivere come astronave la corazzata Yamato e ci porta in viaggio tra le galassie a bordo di una locomotiva. Ebbene se lo storico Antonio Costa, al termine del suo studio sul senso delle cose nei film, ci regala un breve elenco su cui basare un ipotetico dizionario degli oggetti, sulla medesima falsariga riguardo agli animanga potremmo citare: aerei, bento (scatola per il pranzo), mulini, robot giganti e treni. Non tanto per comporre una semplice lista, quanto piuttosto per proporre un'inedita chiave di lettura per poter interpretare in modo nuovo gli anime (cartoni animati) e i manga (fumetti).

Claudio Cordella è nato a Milano il 13 luglio del 1974. Si è trasferito a Padova dove si è laureato in Filosofia, con una tesi dedicata all'utopismo di Aldous Huxley, e in seguito in Storia, con un lavoro imperniato sulla regalità femminile in età carolingia. Nel 2009 ha conseguito un master in Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale dopo aver svolto uno studio incentrato su di un canapificio storico; situato a Crocetta del Montello (Treviso), compiuto assieme a Carmelina Amico.

Scrive narrativa e saggistica; ha partecipato a diversi progetti antologici e ha collaborato con alcune riviste. È stato il vice direttore del web magazine Fantasy Planet (La Corte Editore). Nel 2012 ha partecipato all'ottavo Congreso Internacional de Molinologia, che si è svolto a Tui (Galizia), con un intervento intitolato Il mulino di Villa Bozza, la conservazione possibile, attraverso un progetto imprenditoriale, dedicato alla storia di un mulino padovano e scritto in collaborazione con Camilla Di Mauro.

Recentemente, per LA CASE books, è uscito Fantabiologia. Dai mondi perduti a Prometheus, un saggio di storia della cultura popolare da Jules Verne a Sir Ridley Scott.

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