Author: | Fabio Genovesi | ISBN: | 9788858104446 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Fabio Genovesi |
ISBN: | 9788858104446 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Dove vivi? Io vivo a Morte dei Marmi. Anzi no, a Forte dei Marmi. Perché un paese non è morto se ancora ci vive qualcuno.«Noi quando sono arrivati i russi non ce ne siamo mica accorti. Nessuno ci aveva detto dei nuovi ricchi post Unione Sovietica, dei magnati di gas e petrolio. Per noi i russi erano un popolo fiero e modesto, e insieme meschino e invidioso, tutto preso a portare avanti una causa comune che era quella di regalare il paradiso socialista al mondo intero oppure di affogare il pianeta sotto le bombe nucleari. E intanto, nel tempo libero, giocavano a scacchi e leggevano romanzi difficili e si sfondavano di vodka per digerire le cene a base di bambini. Ecco perché i primi russi al Forte sono arrivati senza che ce ne accorgessimo. Perché nessuno li considerava russi».E allora buonanotte al Forte e alla vegetazione spontanea, alla casetta tipica, alle cartoline in bianco e nero, ai soggiorni di Montale e alla pioggia nel pineto. Perché uno tsunami è uno tsunami, e non c'è verso di fermarlo. Non importa se è fatto d'acqua, di lava o di zucchero filato, lui arriva e devasta tutto. E su Forte dei Marmi si è abbattuto uno tsunami di denaro.
Dove vivi? Io vivo a Morte dei Marmi. Anzi no, a Forte dei Marmi. Perché un paese non è morto se ancora ci vive qualcuno.«Noi quando sono arrivati i russi non ce ne siamo mica accorti. Nessuno ci aveva detto dei nuovi ricchi post Unione Sovietica, dei magnati di gas e petrolio. Per noi i russi erano un popolo fiero e modesto, e insieme meschino e invidioso, tutto preso a portare avanti una causa comune che era quella di regalare il paradiso socialista al mondo intero oppure di affogare il pianeta sotto le bombe nucleari. E intanto, nel tempo libero, giocavano a scacchi e leggevano romanzi difficili e si sfondavano di vodka per digerire le cene a base di bambini. Ecco perché i primi russi al Forte sono arrivati senza che ce ne accorgessimo. Perché nessuno li considerava russi».E allora buonanotte al Forte e alla vegetazione spontanea, alla casetta tipica, alle cartoline in bianco e nero, ai soggiorni di Montale e alla pioggia nel pineto. Perché uno tsunami è uno tsunami, e non c'è verso di fermarlo. Non importa se è fatto d'acqua, di lava o di zucchero filato, lui arriva e devasta tutto. E su Forte dei Marmi si è abbattuto uno tsunami di denaro.