Author: | Franco «Bifo» Berardi, Massimiliano Geraci | ISBN: | 9788868657956 |
Publisher: | Baldini&Castoldi | Publication: | May 24, 2016 |
Imprint: | Baldini&Castoldi | Language: | Italian |
Author: | Franco «Bifo» Berardi, Massimiliano Geraci |
ISBN: | 9788868657956 |
Publisher: | Baldini&Castoldi |
Publication: | May 24, 2016 |
Imprint: | Baldini&Castoldi |
Language: | Italian |
«L’intero corpo insegnante aveva capito benissimo che al di là delle considerazioni di dettaglio l’intera macchina scolastica era bloccata da un fondamentale difetto di comunicazione. Un difetto impossibile da correggere perché riguardava il formato di rice-trasmissione dei sistemi neurali. Torpidi cervelli critici aggrovigliati sui tempi lenti della trasmissione alfabetica non sono compatibili con apparati cognitivi iper-mobili segmentati su configurazioni istantanee e vibratili. Quello dell’ultimo banco muove la testa da destra verso sinistra con sussulti velocissimi e non può soffermare lo sguardo sulla riga del libro per più di un secondo. Frazioni di attenzione si accendono nella brillantezza di uno sguardo, ma poi lo sguardo salpa verso altre direzioni, più in alto, a sinistra, più in alto.» Coloro che sono nati a metà del ventesimo secolo non sembrano affatto intenzionati a mollare il colpo. Sono fisicamente solidi, ben nutriti, e vaccinati contro le malattie che un tempo eliminavano gli esseri umani. Sono svegli, competenti, e non abbandonano le posizioni di lavoro, di reddito, e di potere. Certo i motivi per odiare questa ingombrante generazione sono molti: il senile disinganno di coloro che un tempo furono hippy ribelli è diventato una pietra al collo per l’intera umanità. La loro famelica voglia di vivere ha consumato tutto quello che era consumabile, nulla di nuovo sembra possibile, perché loro l’hanno già fatto. Lo scenario sembra predisposto per una guerra inter-generazionale per la conquista della scena sociale. Sta nascendo una nuova forma di terrorismo o questa sarà l’ultima delle guerre civili?
«L’intero corpo insegnante aveva capito benissimo che al di là delle considerazioni di dettaglio l’intera macchina scolastica era bloccata da un fondamentale difetto di comunicazione. Un difetto impossibile da correggere perché riguardava il formato di rice-trasmissione dei sistemi neurali. Torpidi cervelli critici aggrovigliati sui tempi lenti della trasmissione alfabetica non sono compatibili con apparati cognitivi iper-mobili segmentati su configurazioni istantanee e vibratili. Quello dell’ultimo banco muove la testa da destra verso sinistra con sussulti velocissimi e non può soffermare lo sguardo sulla riga del libro per più di un secondo. Frazioni di attenzione si accendono nella brillantezza di uno sguardo, ma poi lo sguardo salpa verso altre direzioni, più in alto, a sinistra, più in alto.» Coloro che sono nati a metà del ventesimo secolo non sembrano affatto intenzionati a mollare il colpo. Sono fisicamente solidi, ben nutriti, e vaccinati contro le malattie che un tempo eliminavano gli esseri umani. Sono svegli, competenti, e non abbandonano le posizioni di lavoro, di reddito, e di potere. Certo i motivi per odiare questa ingombrante generazione sono molti: il senile disinganno di coloro che un tempo furono hippy ribelli è diventato una pietra al collo per l’intera umanità. La loro famelica voglia di vivere ha consumato tutto quello che era consumabile, nulla di nuovo sembra possibile, perché loro l’hanno già fatto. Lo scenario sembra predisposto per una guerra inter-generazionale per la conquista della scena sociale. Sta nascendo una nuova forma di terrorismo o questa sarà l’ultima delle guerre civili?