Author: | Lidia Maggioli | ISBN: | 9788859151821 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | July 4, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Lidia Maggioli |
ISBN: | 9788859151821 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | July 4, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nascere e crescere negli anni Cinquanta in un paese di collina dell'Italia settentrionale, tra ignoranza e piccole e grandi violenze. È quanto racconta Eugenia in un viaggio a ritroso nel tempo non scevro di ironia, intrapreso per ritrovare se stessa e chi le stava accanto. Dai genitori ai compagni di classe, dagli abitanti al maestro, figura riscattata dagli evidenti limiti professionali per il convinto pacifismo e il rifiuto di bocciare alunni in gran parte figli di contadini illetterati. Tale linea di condotta permette a Eugenia e ai suoi amici, leva del 1947, di frequentare la stessa classe dalla prima alla quinta elementare. Chiuderanno il ciclo con una prova d'esame che alla luce di quanto sarebbe accaduto di lì a pochi anni, risulta paradossale. In seguito i ragazzi si disperdono per effetto del processo di inurbamento e abbandono delle campagne che investe la penisola. Dopo il trasferimento della famiglia in una città vicina, la protagonista completa il percorso scolastico fino all'università dove vive in pieno la contestazione studentesca del Sessantotto, anno che per lei come per tutti i nati del '47 coincide con l'ingresso nella maggiore età. Quando da giornalista si metterà sulle tracce degli amici di un tempo, l'incontro con Arturo scombinerà alcune tessere. Già insegnante di storia e filosofia e in seguito dirigente scolastico, Lidia Maggioli si dedica alla ricerca storica e alla narrativa. Ha pubblicato racconti e poesie su varie antologie. È autrice dei romanzi: Vincenzo, Malick e la lunga marcia di Evelina (2009), Il salto della rondine con il nome di Lidia Mali (2010), L'albero delle arance amare (2015). Ha curato l'autobiografia di Cesare Moisè Finzi dal titolo Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima (2006). È coautrice dei saggi storici: Con foglio di via, storie di internamento in Alta Valmarecchia, 1940-1944 (2009), Il ponte sette luci, biografia di Giuseppe Levi Cavaglione (2012); Spiagge di lusso, antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese (2016 e 2017).
Nascere e crescere negli anni Cinquanta in un paese di collina dell'Italia settentrionale, tra ignoranza e piccole e grandi violenze. È quanto racconta Eugenia in un viaggio a ritroso nel tempo non scevro di ironia, intrapreso per ritrovare se stessa e chi le stava accanto. Dai genitori ai compagni di classe, dagli abitanti al maestro, figura riscattata dagli evidenti limiti professionali per il convinto pacifismo e il rifiuto di bocciare alunni in gran parte figli di contadini illetterati. Tale linea di condotta permette a Eugenia e ai suoi amici, leva del 1947, di frequentare la stessa classe dalla prima alla quinta elementare. Chiuderanno il ciclo con una prova d'esame che alla luce di quanto sarebbe accaduto di lì a pochi anni, risulta paradossale. In seguito i ragazzi si disperdono per effetto del processo di inurbamento e abbandono delle campagne che investe la penisola. Dopo il trasferimento della famiglia in una città vicina, la protagonista completa il percorso scolastico fino all'università dove vive in pieno la contestazione studentesca del Sessantotto, anno che per lei come per tutti i nati del '47 coincide con l'ingresso nella maggiore età. Quando da giornalista si metterà sulle tracce degli amici di un tempo, l'incontro con Arturo scombinerà alcune tessere. Già insegnante di storia e filosofia e in seguito dirigente scolastico, Lidia Maggioli si dedica alla ricerca storica e alla narrativa. Ha pubblicato racconti e poesie su varie antologie. È autrice dei romanzi: Vincenzo, Malick e la lunga marcia di Evelina (2009), Il salto della rondine con il nome di Lidia Mali (2010), L'albero delle arance amare (2015). Ha curato l'autobiografia di Cesare Moisè Finzi dal titolo Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima (2006). È coautrice dei saggi storici: Con foglio di via, storie di internamento in Alta Valmarecchia, 1940-1944 (2009), Il ponte sette luci, biografia di Giuseppe Levi Cavaglione (2012); Spiagge di lusso, antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese (2016 e 2017).