Author: | Ivana Brigliadori | ISBN: | 9788878429413 |
Publisher: | Enrico Massetti | Publication: | December 30, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ivana Brigliadori |
ISBN: | 9788878429413 |
Publisher: | Enrico Massetti |
Publication: | December 30, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Letras de Tango di Ivana Brigliadori è un’opera che colpisce,stupisce, commuove e scandalizza, che si legge come fosse un racconto e si ascolta come fosse musica, poesia, canzone: tutto questo “insieme” è dato dagli umori e dalle suggestioni di un’ispirazione (viene da pensare) trascinante, inebriante come il vino che scorre in queste pagine e che finisce per ubriacare perfino il lettore. Vale la pena leggerli ad alta voce questi versi, più di una volta, per cogliere il ritmo che li sottende (le rime, il tempo sincopato che li accomuna con il tango, le interruzioni brusche, le discese e le risalite), per partecipare al volo che prendono le parole quando tutto intorno gira per il vino forte o le emozioni che non si trattengono più, per la rabbia o la delusione, per la nostalgia e la voglia di viverla la vita cos’ì com’è: bella e brutale leggiamo. Tuttavia, la morte aleggia sull’esistenza di questi personaggi (eroi maldestri e sciagurati, “vecchi ubriaconi” o bimbi sfortunati, viandanti illusi o innamorati), “L’aldilà” è difatti sempre in agguato nella versificazione di Ivana Brigliadori, a sottolineare la vera “miseria” umana, ossia il fatto che la vita sia destinata (per tutti, proprio per tutti) immancabilmente a finire, e in tal senso, la sua poesia, sfiora il tempo della tragedia.
Letras de Tango di Ivana Brigliadori è un’opera che colpisce,stupisce, commuove e scandalizza, che si legge come fosse un racconto e si ascolta come fosse musica, poesia, canzone: tutto questo “insieme” è dato dagli umori e dalle suggestioni di un’ispirazione (viene da pensare) trascinante, inebriante come il vino che scorre in queste pagine e che finisce per ubriacare perfino il lettore. Vale la pena leggerli ad alta voce questi versi, più di una volta, per cogliere il ritmo che li sottende (le rime, il tempo sincopato che li accomuna con il tango, le interruzioni brusche, le discese e le risalite), per partecipare al volo che prendono le parole quando tutto intorno gira per il vino forte o le emozioni che non si trattengono più, per la rabbia o la delusione, per la nostalgia e la voglia di viverla la vita cos’ì com’è: bella e brutale leggiamo. Tuttavia, la morte aleggia sull’esistenza di questi personaggi (eroi maldestri e sciagurati, “vecchi ubriaconi” o bimbi sfortunati, viandanti illusi o innamorati), “L’aldilà” è difatti sempre in agguato nella versificazione di Ivana Brigliadori, a sottolineare la vera “miseria” umana, ossia il fatto che la vita sia destinata (per tutti, proprio per tutti) immancabilmente a finire, e in tal senso, la sua poesia, sfiora il tempo della tragedia.