Author: | Antropoetico | ISBN: | 9786050313277 |
Publisher: | Antropoetico | Publication: | July 17, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Antropoetico |
ISBN: | 9786050313277 |
Publisher: | Antropoetico |
Publication: | July 17, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Ci sono tanti motivi per cui si scrive. Per raccontare la propria vita, per descrivere delle sensazioni, per sublimare l’amore, a volte anche spinti dalla rabbia più cupa o da un rancore incontenibile. In questo spazio e nel tempo in cui trascorrono i nostri giorni ci ritroviamo a vivere, nel bene e nel male, l’esperienza straordinaria della vita. Secondo la stragrande maggioranza delle religioni esistiamo per dono ricevuto dal divino, chiunque esso sia; di conseguenza la logica imporrebbe di accettare ciò che ci accade sempre e comunque come esperienza positiva, necessaria e probabilmente irripetibile. Se Dio permette la nostra sofferenza vi deve dunque pur essere una ragione anche se non siamo in grado di afferrarla in modo cosciente oppure, al contrario, potremmo supporre di essere semplicemente frutto di scoordinata e scomposta evoluzione biologica che ci ha trasformato in “scimmie” senzienti, evolute sì in modo straordinario, ma condannate dalla genetica alla parabola esistenziale e al decadimento nella morte. Non posso certo descrivere ciò che non conosco e lascio di conseguenza agli arguti pensatori di filosofia l’individuazione del corretto senso esistenziale, limitandomi a parlare delle inquietudini che attraversano l’animo umano. La complessità della vita in tutte le sue fasi evolutive pone domande, costringe ognuno di noi a riflettere sugli specifici accadimenti che avvengono nella sfera dell’io cognitivo, a volte stravolgendolo. La nascita, l’adolescenza, la gioventù, l’età matura, la vecchiaia con tutto l’insieme di sentimenti che finiamo per provare. Ognuna di queste esperienze è inevitabilmente attraversata dall’inquietudine e ognuno di noi è costretto a cercare una ragione di quanto gli piombi addosso dalla vita. Lo scopo di questo libro è proprio quello d’indagare nella psiche umana per estrapolare i motivi alla base dell’insicurezza che, quasi sempre, accompagna la nostra vita. Quando si è giovani per l’incapacità a un approccio significativo con i coetanei, alle devianze, alle idiosincrasie dovute ai conflitti generazionali, e successivamente, quando si entra nell’età matura, per gli inevitabili fallimenti che siamo costretti a subire nell’ambito lavorativo o, cosa ancora più grave e deleteria, nella sfera dei sentimenti e in ultima analisi in quella familiare, arrivando, per essenziale completezza dell’indagine, alle sensazioni che sentono dentro le persone anziane, spinte a ragionamenti profondi sul significato della vita dal percepire ormai prossimo il loro arrivo alla fine. Nell’analizzare queste situazioni non userò prevalentemente la ragione ma il cuore perché credo che in essa sia custodito il vero significato della vita. Il cuore che prevale sulla ragione, che non segue la giustizia, che a volte si spegne nell’errore.
Ci sono tanti motivi per cui si scrive. Per raccontare la propria vita, per descrivere delle sensazioni, per sublimare l’amore, a volte anche spinti dalla rabbia più cupa o da un rancore incontenibile. In questo spazio e nel tempo in cui trascorrono i nostri giorni ci ritroviamo a vivere, nel bene e nel male, l’esperienza straordinaria della vita. Secondo la stragrande maggioranza delle religioni esistiamo per dono ricevuto dal divino, chiunque esso sia; di conseguenza la logica imporrebbe di accettare ciò che ci accade sempre e comunque come esperienza positiva, necessaria e probabilmente irripetibile. Se Dio permette la nostra sofferenza vi deve dunque pur essere una ragione anche se non siamo in grado di afferrarla in modo cosciente oppure, al contrario, potremmo supporre di essere semplicemente frutto di scoordinata e scomposta evoluzione biologica che ci ha trasformato in “scimmie” senzienti, evolute sì in modo straordinario, ma condannate dalla genetica alla parabola esistenziale e al decadimento nella morte. Non posso certo descrivere ciò che non conosco e lascio di conseguenza agli arguti pensatori di filosofia l’individuazione del corretto senso esistenziale, limitandomi a parlare delle inquietudini che attraversano l’animo umano. La complessità della vita in tutte le sue fasi evolutive pone domande, costringe ognuno di noi a riflettere sugli specifici accadimenti che avvengono nella sfera dell’io cognitivo, a volte stravolgendolo. La nascita, l’adolescenza, la gioventù, l’età matura, la vecchiaia con tutto l’insieme di sentimenti che finiamo per provare. Ognuna di queste esperienze è inevitabilmente attraversata dall’inquietudine e ognuno di noi è costretto a cercare una ragione di quanto gli piombi addosso dalla vita. Lo scopo di questo libro è proprio quello d’indagare nella psiche umana per estrapolare i motivi alla base dell’insicurezza che, quasi sempre, accompagna la nostra vita. Quando si è giovani per l’incapacità a un approccio significativo con i coetanei, alle devianze, alle idiosincrasie dovute ai conflitti generazionali, e successivamente, quando si entra nell’età matura, per gli inevitabili fallimenti che siamo costretti a subire nell’ambito lavorativo o, cosa ancora più grave e deleteria, nella sfera dei sentimenti e in ultima analisi in quella familiare, arrivando, per essenziale completezza dell’indagine, alle sensazioni che sentono dentro le persone anziane, spinte a ragionamenti profondi sul significato della vita dal percepire ormai prossimo il loro arrivo alla fine. Nell’analizzare queste situazioni non userò prevalentemente la ragione ma il cuore perché credo che in essa sia custodito il vero significato della vita. Il cuore che prevale sulla ragione, che non segue la giustizia, che a volte si spegne nell’errore.