Author: | Dido Sacchettoni | ISBN: | 9788863490770 |
Publisher: | BETELGEUSE EDITORE | Publication: | October 15, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Dido Sacchettoni |
ISBN: | 9788863490770 |
Publisher: | BETELGEUSE EDITORE |
Publication: | October 15, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Di Ovidio, il grande poeta di Sulmona, si sa poco o nulla, salvo rapidi ed elusivi accenni che lui stesso affida ai suoi versi. Si
ignora, per esempio, il vero motivo per cui Ottaviano Augusto ne dispose l'espulsione da Roma e la relegazione nelle fredde
regioni a nord del Ponto Eusino, trascurando successivamente, con un gelido silenzio, ogni richiesta di perdono. Ovidio
finì i suoi giorni là dove era stato esiliato, tormentato dal sogno di un ritorno che non ci sarebbe stato. Dall’oscurità in cui è avvolta l’esistenza del poeta nasce questo romanzo nel quale l’autore formula ipotesi e congetture non verificate, ma tuttavia verosimili. Per farlo si avvale di una documentazione accurata della vita a Roma nell'epoca augustea, con gli intrighi di potere e la corruzione tanto simili a quelle contemporanee, con le bassezze di ricchi e cortigiani e l’irredimibile volgarità della plebe.
La struttura del romanzo ha un doppio binario narrativo: Labano, il liberto che aveva accesso allo studio e alla vita spirituale
di Ovidio, che racconta in prima persona le vicende del suo tempo (infine porterà le ceneri del poeta alle porte di Roma, come lui desiderava). E poi il “Narrante” oggettivo, l'autore stesso, grazie al quale ci immergiamo nei retroscena più oscuri e misteriosi dell’età imperiale.
Di Ovidio, il grande poeta di Sulmona, si sa poco o nulla, salvo rapidi ed elusivi accenni che lui stesso affida ai suoi versi. Si
ignora, per esempio, il vero motivo per cui Ottaviano Augusto ne dispose l'espulsione da Roma e la relegazione nelle fredde
regioni a nord del Ponto Eusino, trascurando successivamente, con un gelido silenzio, ogni richiesta di perdono. Ovidio
finì i suoi giorni là dove era stato esiliato, tormentato dal sogno di un ritorno che non ci sarebbe stato. Dall’oscurità in cui è avvolta l’esistenza del poeta nasce questo romanzo nel quale l’autore formula ipotesi e congetture non verificate, ma tuttavia verosimili. Per farlo si avvale di una documentazione accurata della vita a Roma nell'epoca augustea, con gli intrighi di potere e la corruzione tanto simili a quelle contemporanee, con le bassezze di ricchi e cortigiani e l’irredimibile volgarità della plebe.
La struttura del romanzo ha un doppio binario narrativo: Labano, il liberto che aveva accesso allo studio e alla vita spirituale
di Ovidio, che racconta in prima persona le vicende del suo tempo (infine porterà le ceneri del poeta alle porte di Roma, come lui desiderava). E poi il “Narrante” oggettivo, l'autore stesso, grazie al quale ci immergiamo nei retroscena più oscuri e misteriosi dell’età imperiale.