Author: | Alfonso Vocca | ISBN: | 9788859145547 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | October 19, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Alfonso Vocca |
ISBN: | 9788859145547 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | October 19, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«Carissimo Alfonso il nostro ‘‘sodalizio intellettuale’’ va avanti (...ormai con distanti incontri) dal 1969: io preparavo i miei esami di Storia della Filosofia e di Filosofia Teoretica e tu mi trasmettesti la tua passione (...o il ‘‘furore’’?!) per la matematica. Per qualche mese fui la tua ‘‘antitesi’’ nei tuoi tentativi di dimostrazione del Teorema di Fermat: ricordo la lettera che ti inviarono dall'Accademia dei Lincei...ma non ti rassegnasti... e sei andato avanti con la tua ‘‘Ricerca sui numeri’’; e poi le tue successive ‘‘fasi’’ pittoriche e scultoree, e poi ancora le costruzioni meccaniche, l'informatica e da alcuni anni, ormai, la poesia. Ma cosa posso dire delle tue composizioni poetiche?...ma chi può mai dire o ‘‘criticare’’ le parole che hanno ‘‘significanza’’ solo per chi le ‘‘partorisce’’? Uso una espressione linguistica stra-abusata: io registro un ‘‘filo rosso’’ che sottende tutta la tua ‘‘opera’’: il pittore, il matematico, il poeta... sei sempre e solo tu: con un ‘‘serbatoio’’ interno che non si svuota mai e che di tanto in tanto dispensa a chi ti avvicina la ricchezza delle tue emozioni... le emozioni sono i ‘‘residui di combustione’’ del metabolismo della nostra vita: ‘‘bruciamo’’ gioie e sofferenze, aspirazioni e delusioni, l'infanzia e la giovinezza , la maturità e la vecchiaia... tutti ‘‘bruciamo’’ ma non tutti ne sono consapevoli: la gran parte vive il ‘‘tempo reale...oggettivo...come quantità di vita che si riduce’’: per nostra fortuna...per te non è così...e noi ne usufruiamo i risultati. Tutti abitiamo (con Quasimodo) isole verdi su mari immobili: avere coscienza dei limiti e godere ogni frammento di vita è veramente ‘‘salvifico’’... purtroppo quando si è giovani non ce ne rendiamo conto... arrivare all'età di questa consapevolezza è già un successo...ma il merito è solo nostro? Il clown è malinconico perché non può essere giovane!» Roma 11 aprile 2017 Vito Pompeo Pindozzi International Federation of Journalists
«Carissimo Alfonso il nostro ‘‘sodalizio intellettuale’’ va avanti (...ormai con distanti incontri) dal 1969: io preparavo i miei esami di Storia della Filosofia e di Filosofia Teoretica e tu mi trasmettesti la tua passione (...o il ‘‘furore’’?!) per la matematica. Per qualche mese fui la tua ‘‘antitesi’’ nei tuoi tentativi di dimostrazione del Teorema di Fermat: ricordo la lettera che ti inviarono dall'Accademia dei Lincei...ma non ti rassegnasti... e sei andato avanti con la tua ‘‘Ricerca sui numeri’’; e poi le tue successive ‘‘fasi’’ pittoriche e scultoree, e poi ancora le costruzioni meccaniche, l'informatica e da alcuni anni, ormai, la poesia. Ma cosa posso dire delle tue composizioni poetiche?...ma chi può mai dire o ‘‘criticare’’ le parole che hanno ‘‘significanza’’ solo per chi le ‘‘partorisce’’? Uso una espressione linguistica stra-abusata: io registro un ‘‘filo rosso’’ che sottende tutta la tua ‘‘opera’’: il pittore, il matematico, il poeta... sei sempre e solo tu: con un ‘‘serbatoio’’ interno che non si svuota mai e che di tanto in tanto dispensa a chi ti avvicina la ricchezza delle tue emozioni... le emozioni sono i ‘‘residui di combustione’’ del metabolismo della nostra vita: ‘‘bruciamo’’ gioie e sofferenze, aspirazioni e delusioni, l'infanzia e la giovinezza , la maturità e la vecchiaia... tutti ‘‘bruciamo’’ ma non tutti ne sono consapevoli: la gran parte vive il ‘‘tempo reale...oggettivo...come quantità di vita che si riduce’’: per nostra fortuna...per te non è così...e noi ne usufruiamo i risultati. Tutti abitiamo (con Quasimodo) isole verdi su mari immobili: avere coscienza dei limiti e godere ogni frammento di vita è veramente ‘‘salvifico’’... purtroppo quando si è giovani non ce ne rendiamo conto... arrivare all'età di questa consapevolezza è già un successo...ma il merito è solo nostro? Il clown è malinconico perché non può essere giovane!» Roma 11 aprile 2017 Vito Pompeo Pindozzi International Federation of Journalists