Author: | Veit Heinichen | ISBN: | 9788866328810 |
Publisher: | Edizioni e/o | Publication: | May 11, 2017 |
Imprint: | Edizioni e/o | Language: | Italian |
Author: | Veit Heinichen |
ISBN: | 9788866328810 |
Publisher: | Edizioni e/o |
Publication: | May 11, 2017 |
Imprint: | Edizioni e/o |
Language: | Italian |
L’incredibile scorreria a Porto Vecchio, il porto franco di Trieste, porta la firma di Diego Colombo, l’antico nemico di Laurenti. L’istinto di caccia del commissario si è risvegliato. Nel profondo di se stesso deve ammettere che la precisione con cui è stato commesso il crimine gli suscita un certo rispetto, tuttavia un innocente è morto, e Proteo Laurenti è più che deciso a mettere finalmente in manette Diego. Il commissario Laurenti, infatti, non ha mai creduto alla presunta morte di quest’ultimo. Ma cosa può spingere Diego a mettere a repentaglio, dopo così tanti anni, la sua latitanza? Avidità, avventatezza? O forse voglia di vendetta? Laurenti realizza che troverà risposta a questa domanda nei circoli più esclusivi della Trieste bene, a cui appartengono da molto, moltissimo tempo i complici di Diego...
«La bella coppia Proteo Laurenti e Veit Heinichen da inizio millennio seduce (sempre più) lettori con storie di cui il primo è protagonista e il secondo autore. Alla faccia degli euroscettici, il rapporto che lega uno sbirro meridionale con un (ex) manager tedesco (sia pure del sud) è una bella garanzia sulla fratellanza continentale. Proteo, vicequestore, e Veit, autore, vivono a Trieste. La giornalaia è un bellissimo modo per apprezzarli ancora di più o per conoscerli (invidio chi ancora deve scoprire gli otto romanzi precedenti). Dall’Argentina della dittatura a finanzieri (quelli in divisa) corrotti, al traffico di opere d’arte alla speculazione sui vecchi: un filo lega passato e presente, tra esplosioni e regolamenti di conti. Da non perdere».
(Pietro Cheli – Amica)
L’incredibile scorreria a Porto Vecchio, il porto franco di Trieste, porta la firma di Diego Colombo, l’antico nemico di Laurenti. L’istinto di caccia del commissario si è risvegliato. Nel profondo di se stesso deve ammettere che la precisione con cui è stato commesso il crimine gli suscita un certo rispetto, tuttavia un innocente è morto, e Proteo Laurenti è più che deciso a mettere finalmente in manette Diego. Il commissario Laurenti, infatti, non ha mai creduto alla presunta morte di quest’ultimo. Ma cosa può spingere Diego a mettere a repentaglio, dopo così tanti anni, la sua latitanza? Avidità, avventatezza? O forse voglia di vendetta? Laurenti realizza che troverà risposta a questa domanda nei circoli più esclusivi della Trieste bene, a cui appartengono da molto, moltissimo tempo i complici di Diego...
«La bella coppia Proteo Laurenti e Veit Heinichen da inizio millennio seduce (sempre più) lettori con storie di cui il primo è protagonista e il secondo autore. Alla faccia degli euroscettici, il rapporto che lega uno sbirro meridionale con un (ex) manager tedesco (sia pure del sud) è una bella garanzia sulla fratellanza continentale. Proteo, vicequestore, e Veit, autore, vivono a Trieste. La giornalaia è un bellissimo modo per apprezzarli ancora di più o per conoscerli (invidio chi ancora deve scoprire gli otto romanzi precedenti). Dall’Argentina della dittatura a finanzieri (quelli in divisa) corrotti, al traffico di opere d’arte alla speculazione sui vecchi: un filo lega passato e presente, tra esplosioni e regolamenti di conti. Da non perdere».
(Pietro Cheli – Amica)