Author: | Giancarlo Guerreri | ISBN: | 9788897990017 |
Publisher: | Mondi Velati Editore | Publication: | November 7, 2012 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giancarlo Guerreri |
ISBN: | 9788897990017 |
Publisher: | Mondi Velati Editore |
Publication: | November 7, 2012 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un percorso iniziatico nato dall’esperienza diretta dell’Autore, un racconto complesso che traduce la magica alchimia, celata nella simbologia del Tarocco, in un lungo cammino orientato verso la crescita personale.
L’intera vicenda, costruisce il proprio sviluppo su due piani, distinti ma correlati: il piano metafisico, ove opera l’inquietante figura del Demiurgo, ospita le ventidue Lame degli Arcani maggiori del Tarocco. Le Figure, inizialmente non visibili, sveleranno con l’evolversi della narrazione il proprio occulto significato simbolico, stabilendo sul secondo piano, quello fisico, gli eventi che determineranno le vicende dell’intero racconto.
La narrazione è ambientata in località reali, che interessano inizialmente Liguria e Piemonte, in seguito allargherà i propri confini a zone più lontane come Egitto, Ladakh, Inghilterra…..
Parte integrante del testo è la ricca simbologia esoterica che propone un filo conduttore in grado di accompagnare il lettore attraverso dimensioni non sempre conosciute. Tali dimensioni, appartenenti a vari modelli metafisici, sono oggetto d’indagine dei protagonisti della storia che risulteranno sostanzialmente modificati dal contatto reale con le esperienze ad esse correlate.
Ad alleggerire i toni della narrazione provvedono delle descrizioni estemporanee di piccoli eventi quotidiani inserite nel testo con la necessaria naturalezza.
Guglielmo, il protagonista, uscirà dalla storia completamente trasformato: il mondo delle apparenze non sarà, per lui, mai più lo stesso, il senso della vita verrà modificato, così come sarà spostato il baricentro della sua percezione dell’oggettività.
L’annullamento delle “certezze” condurrà Guglielmo verso una nuova consapevolezza, consentendogli di effettuare quel “salto quantico” ricercato dai Maestri di saggezza.
Molte delle esperienze descritte nel racconto sono state sperimentate in prima persona dall’Autore, che da anni si occupa di argomenti legati alle discipline ermetiche. La sua formazione culturale trae tuttavia origine da studi scientifici coltivati nella città di Torino, ove ha conseguito il diploma di Laurea in Scienze Biologiche.
Questa apparente contraddizione compare tra le pagine del romanzo, creando un dialogo aperto tra punti di vista differenti ma compatibili. Il lavoro dell’Autore si traduce nella ricerca di un equilibrio tra le opposte posizioni, lasciando alla sensibilità del lettore la scelta del riferimento più convincente.
Descrivere una trama riconducibile ad un complesso percorso iniziatico, utilizzando riferimenti geografici reali ha comportato oggettive difficoltà.
Tali ostacoli si sono successivamente tradotti in concrete opportunità, che attraverso alcuni meccanismi sconosciuti anche all’Autore, hanno reso possibile presentare una logica conclusione degli eventi.
Un aspetto non trascurabile del testo è dato dalla presenza di alcune terzine organizzate in endecasillabi: tali espressioni poetiche costituiscono una struttura semantica che agisce all’interno del testo come originale chiave di decifrazione.
La narrazione si conclude in Liguria, sull’Isola di Bergeggi, nel punto preciso ove era iniziata, riproponendo la logica occulta del serpente Uroborus.
La natura dei luoghi non risulta modificata, mentre la Natura spirituale del protagonista rivela i cambiamenti attesi da un processo evolutivo, armonicamente maturato sulle note di una danza arcana e occulta.
Un percorso iniziatico nato dall’esperienza diretta dell’Autore, un racconto complesso che traduce la magica alchimia, celata nella simbologia del Tarocco, in un lungo cammino orientato verso la crescita personale.
L’intera vicenda, costruisce il proprio sviluppo su due piani, distinti ma correlati: il piano metafisico, ove opera l’inquietante figura del Demiurgo, ospita le ventidue Lame degli Arcani maggiori del Tarocco. Le Figure, inizialmente non visibili, sveleranno con l’evolversi della narrazione il proprio occulto significato simbolico, stabilendo sul secondo piano, quello fisico, gli eventi che determineranno le vicende dell’intero racconto.
La narrazione è ambientata in località reali, che interessano inizialmente Liguria e Piemonte, in seguito allargherà i propri confini a zone più lontane come Egitto, Ladakh, Inghilterra…..
Parte integrante del testo è la ricca simbologia esoterica che propone un filo conduttore in grado di accompagnare il lettore attraverso dimensioni non sempre conosciute. Tali dimensioni, appartenenti a vari modelli metafisici, sono oggetto d’indagine dei protagonisti della storia che risulteranno sostanzialmente modificati dal contatto reale con le esperienze ad esse correlate.
Ad alleggerire i toni della narrazione provvedono delle descrizioni estemporanee di piccoli eventi quotidiani inserite nel testo con la necessaria naturalezza.
Guglielmo, il protagonista, uscirà dalla storia completamente trasformato: il mondo delle apparenze non sarà, per lui, mai più lo stesso, il senso della vita verrà modificato, così come sarà spostato il baricentro della sua percezione dell’oggettività.
L’annullamento delle “certezze” condurrà Guglielmo verso una nuova consapevolezza, consentendogli di effettuare quel “salto quantico” ricercato dai Maestri di saggezza.
Molte delle esperienze descritte nel racconto sono state sperimentate in prima persona dall’Autore, che da anni si occupa di argomenti legati alle discipline ermetiche. La sua formazione culturale trae tuttavia origine da studi scientifici coltivati nella città di Torino, ove ha conseguito il diploma di Laurea in Scienze Biologiche.
Questa apparente contraddizione compare tra le pagine del romanzo, creando un dialogo aperto tra punti di vista differenti ma compatibili. Il lavoro dell’Autore si traduce nella ricerca di un equilibrio tra le opposte posizioni, lasciando alla sensibilità del lettore la scelta del riferimento più convincente.
Descrivere una trama riconducibile ad un complesso percorso iniziatico, utilizzando riferimenti geografici reali ha comportato oggettive difficoltà.
Tali ostacoli si sono successivamente tradotti in concrete opportunità, che attraverso alcuni meccanismi sconosciuti anche all’Autore, hanno reso possibile presentare una logica conclusione degli eventi.
Un aspetto non trascurabile del testo è dato dalla presenza di alcune terzine organizzate in endecasillabi: tali espressioni poetiche costituiscono una struttura semantica che agisce all’interno del testo come originale chiave di decifrazione.
La narrazione si conclude in Liguria, sull’Isola di Bergeggi, nel punto preciso ove era iniziata, riproponendo la logica occulta del serpente Uroborus.
La natura dei luoghi non risulta modificata, mentre la Natura spirituale del protagonista rivela i cambiamenti attesi da un processo evolutivo, armonicamente maturato sulle note di una danza arcana e occulta.