Author: | Gianluigi Storto | ISBN: | 9788826463230 |
Publisher: | Gianluigi Storto | Publication: | June 28, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Gianluigi Storto |
ISBN: | 9788826463230 |
Publisher: | Gianluigi Storto |
Publication: | June 28, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La cosmetica è spesso considerata alla stregua di una raccolta, più o meno empirica, di tecniche e materiali per abbellire, “truccare”, l’aspetto esteriore del corpo. Qualcosa, cioè, di molto prossimo alla moda, al bisogno di apparire simili ai modelli di riferimento diffusi dai media e dalle promozioni commerciali che ben conosciamo: ragazze giovanissime, magre e bellissime, uomini in perfetto stato fisico, bambini per lo più biondi e con gli occhi azzurri sprizzanti salute e benessere economico. La cosmetica, in questa visione, appare come il simbolo dell’effimero e del superficiale, distante e forse inconciliabile dai valori culturali della nostra civiltà. Eppure il senso profondo ed il valore della cosmetica si ritrovano nelle radici stesse della civiltà, al di là delle diverse forme in cui essa si è espressa storicamente.
Il legame fra cosmetica e alcuni aspetti fondamentali della cultura umana, come le idee stesse di vita, morte, salute, generazione sessuale, rapporto con il divino, era un tempo esplicito e facilmente riconoscibile, mentre oggi esso appare mascherato, come rimosso. Continua tuttavia ad affiorare in molte forme, alcune delle quali appaiono ampiamente sfruttate in modo subliminale dalle moderne tecniche di marketing
Il libro racconta la storia di quest'arte che con il tempo si è trasformata in scienza cercando, nell'esposizione di antiche formule e ricette, di utilizzare il metodo della moderna merceologia, ovvero mescolando elementi di storia, economia, chimica, fisica e tecnologia industriale.
Dal passaggio dagli unguenti oleosi degli antichi ai profumi alcolici odierni, dall'utilizzo di sostanze animali assai curiose, come l'ambra o lo zibetto, alle moderne formulazioni che impiegano nanoparticelle dai nomi esotici, come cubosomi o fullereni, il libro racconta vari millenni di questa disciplina dal nome che deriva dal greco Cosmos ovvero ordine, in contrasto con il Caos primordiale e così vicina ai più profondi significati della nostra civiltà.
La cosmetica è spesso considerata alla stregua di una raccolta, più o meno empirica, di tecniche e materiali per abbellire, “truccare”, l’aspetto esteriore del corpo. Qualcosa, cioè, di molto prossimo alla moda, al bisogno di apparire simili ai modelli di riferimento diffusi dai media e dalle promozioni commerciali che ben conosciamo: ragazze giovanissime, magre e bellissime, uomini in perfetto stato fisico, bambini per lo più biondi e con gli occhi azzurri sprizzanti salute e benessere economico. La cosmetica, in questa visione, appare come il simbolo dell’effimero e del superficiale, distante e forse inconciliabile dai valori culturali della nostra civiltà. Eppure il senso profondo ed il valore della cosmetica si ritrovano nelle radici stesse della civiltà, al di là delle diverse forme in cui essa si è espressa storicamente.
Il legame fra cosmetica e alcuni aspetti fondamentali della cultura umana, come le idee stesse di vita, morte, salute, generazione sessuale, rapporto con il divino, era un tempo esplicito e facilmente riconoscibile, mentre oggi esso appare mascherato, come rimosso. Continua tuttavia ad affiorare in molte forme, alcune delle quali appaiono ampiamente sfruttate in modo subliminale dalle moderne tecniche di marketing
Il libro racconta la storia di quest'arte che con il tempo si è trasformata in scienza cercando, nell'esposizione di antiche formule e ricette, di utilizzare il metodo della moderna merceologia, ovvero mescolando elementi di storia, economia, chimica, fisica e tecnologia industriale.
Dal passaggio dagli unguenti oleosi degli antichi ai profumi alcolici odierni, dall'utilizzo di sostanze animali assai curiose, come l'ambra o lo zibetto, alle moderne formulazioni che impiegano nanoparticelle dai nomi esotici, come cubosomi o fullereni, il libro racconta vari millenni di questa disciplina dal nome che deriva dal greco Cosmos ovvero ordine, in contrasto con il Caos primordiale e così vicina ai più profondi significati della nostra civiltà.