Author: | Grazia Deledda | ISBN: | 9788897285458 |
Publisher: | NOR | Publication: | November 20, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Grazia Deledda |
ISBN: | 9788897285458 |
Publisher: | NOR |
Publication: | November 20, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La vicenda narrata è il rendiconto di alcuni episodi fondamentali dell’infanzia e adolescenza di Adone, un abitante di Casalino sulla riva sinistra del Po, nella bassa Lombardia, in anni importanti per la formazione di una coscienza operaia di marca socialista e anarchica.
L’opera si compone di due sezioni con un netto sbilanciamento, nella seconda, del tempo del racconto rispetto a quello della storia. La prima parte infatti riferisce in maniera dettagliata pensieri e opere del bambino Adone. La seconda parte è invece il racconto di due estati trascorse a Casalino, di fatto le pause vacanziere, tra l’impegno scolastico e universitario.
Fin dall’esordio si profila lo sfondo sociale in cui andrà componendosi la vicenda, i cui personaggi sono caratterizzati non tanto dal nome quanto dalla professione e disegnano un ceto contadino laborioso accanto ai mestieri di un proletariato lontano dalla città, luogo di corruzione di una natura incontaminata più che centro di produzione industriale, nella replica della dicotomia di marca verghiana fra città e campagna.
Sullo sfondo di questo quadro sociale si staglia anche il mito del Nuovo Continente, in un momento storico di massicce emigrazioni dall’Europa verso l’America settentrionale e meridionale.
La vicenda narrata è il rendiconto di alcuni episodi fondamentali dell’infanzia e adolescenza di Adone, un abitante di Casalino sulla riva sinistra del Po, nella bassa Lombardia, in anni importanti per la formazione di una coscienza operaia di marca socialista e anarchica.
L’opera si compone di due sezioni con un netto sbilanciamento, nella seconda, del tempo del racconto rispetto a quello della storia. La prima parte infatti riferisce in maniera dettagliata pensieri e opere del bambino Adone. La seconda parte è invece il racconto di due estati trascorse a Casalino, di fatto le pause vacanziere, tra l’impegno scolastico e universitario.
Fin dall’esordio si profila lo sfondo sociale in cui andrà componendosi la vicenda, i cui personaggi sono caratterizzati non tanto dal nome quanto dalla professione e disegnano un ceto contadino laborioso accanto ai mestieri di un proletariato lontano dalla città, luogo di corruzione di una natura incontaminata più che centro di produzione industriale, nella replica della dicotomia di marca verghiana fra città e campagna.
Sullo sfondo di questo quadro sociale si staglia anche il mito del Nuovo Continente, in un momento storico di massicce emigrazioni dall’Europa verso l’America settentrionale e meridionale.