Author: | Roberto Di Molfetta | ISBN: | 9788871632711 |
Publisher: | PubMe | Publication: | July 26, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Roberto Di Molfetta |
ISBN: | 9788871632711 |
Publisher: | PubMe |
Publication: | July 26, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Secondo il prof. Giulio Sandini, che scrive nei suoi appunti di fisiologia nel 2002, “nell’uomo esistono recettori meccanici, recettori chimici, recettori di temperatura, foto recettori e recettori del dolore. Alcuni animali hanno anche recettori di campi elettrici e recettori di radiazioni infrarosse. La trasformazione delle diverse forme di energia in energia elettrica (elettrochimica) avviene variando la permeabilità della membrana del recettore.”
Quindi secondo la scienza, diversi tipi di ricettori possono influenzare la trasmissione elettrochimica del cervello. Quello che io sostengo in questo libro non per specialisti, è che la parte inconscia di cui parla Freud, quella profonda fatta di impulsi, costituisce, grazie ad una sorta di ricezione elettromagnetica del campo elettromagnetico creato dall’attività celebrale altrui, un destinatario naturale di informazioni, che la scienza attuale non prende in considerazione direttamente; l’esperienza umana classifica questo come sesto senso, ed intuito a livello di tipologia percettiva.
In sostanza, se esistono negli animali ricettori elettrici, è probabile che il nostro cervello si possa comportare come antenna, dei campi elettromagnetici generati dagli altri cervelli.
Scientificamente, nel dettaglio, non posso fornire attualmente prove inoppugnabili di questa mia idea. Ma, basandomi sul materiale citato da questo libro, e dal meccanismo elettrochimico di funzionamento del cervello umano, in parte ancora inesplorata come macchina pensante, posso supporre che scienziati e neuroscienziati in futuro potranno creare un solido apparato teorico-scientifico, da porre al vaglio di esperimenti circostanziati e validi oggettivamente per la comunità scientifica tutta.
Questo libro è un germoglio, che, forse, un giorno avrà di fronte a sé un nuovo Freud per le neuroscienze e per la psicologia, che lo vedrà trasformarsi in un nuovo albero della scienza.
Secondo il prof. Giulio Sandini, che scrive nei suoi appunti di fisiologia nel 2002, “nell’uomo esistono recettori meccanici, recettori chimici, recettori di temperatura, foto recettori e recettori del dolore. Alcuni animali hanno anche recettori di campi elettrici e recettori di radiazioni infrarosse. La trasformazione delle diverse forme di energia in energia elettrica (elettrochimica) avviene variando la permeabilità della membrana del recettore.”
Quindi secondo la scienza, diversi tipi di ricettori possono influenzare la trasmissione elettrochimica del cervello. Quello che io sostengo in questo libro non per specialisti, è che la parte inconscia di cui parla Freud, quella profonda fatta di impulsi, costituisce, grazie ad una sorta di ricezione elettromagnetica del campo elettromagnetico creato dall’attività celebrale altrui, un destinatario naturale di informazioni, che la scienza attuale non prende in considerazione direttamente; l’esperienza umana classifica questo come sesto senso, ed intuito a livello di tipologia percettiva.
In sostanza, se esistono negli animali ricettori elettrici, è probabile che il nostro cervello si possa comportare come antenna, dei campi elettromagnetici generati dagli altri cervelli.
Scientificamente, nel dettaglio, non posso fornire attualmente prove inoppugnabili di questa mia idea. Ma, basandomi sul materiale citato da questo libro, e dal meccanismo elettrochimico di funzionamento del cervello umano, in parte ancora inesplorata come macchina pensante, posso supporre che scienziati e neuroscienziati in futuro potranno creare un solido apparato teorico-scientifico, da porre al vaglio di esperimenti circostanziati e validi oggettivamente per la comunità scientifica tutta.
Questo libro è un germoglio, che, forse, un giorno avrà di fronte a sé un nuovo Freud per le neuroscienze e per la psicologia, che lo vedrà trasformarsi in un nuovo albero della scienza.