Author: | Giuseppe Scanu | ISBN: | 9788892165731 |
Publisher: | Giappichelli Editore | Publication: | October 5, 2017 |
Imprint: | Giappichelli Editore | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe Scanu |
ISBN: | 9788892165731 |
Publisher: | Giappichelli Editore |
Publication: | October 5, 2017 |
Imprint: | Giappichelli Editore |
Language: | Italian |
All’evoluzione dell’autonomia finanziaria del regionalismo italiano è dedicata la prima parte di L'autonomia tributaria delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, volta a ripercorrerne brevemente il tormentato cammino e ad analizzare i principi fondamentali che delimitano e regolano la disciplina applicabile alle Regioni ordinarie, i cui cardini sono rintracciabili nel divieto di doppia imposizione, nei principi di territorialità e continenza, nella ripartizione delle compartecipazioni sulla base del criterio del maturato e nel principio del contenimento della spesa pubblica; quest’ultimo rappresenta un autentico “principio di sistema” sul quale si fonda l’intero disegno di riforma dei rapporti finanziari tra Stato e Regioni. Ciò che emerge descrive un’autonomia impositiva estremamente depotenziata stante la primazìa statale nella scelta dei presupposti e il ruolo portante assunto dalle risorse devolute. Il contesto di riferimento col quale le autonomie differenziate devono inderogabilmente misurarsi, si completa con uno sguardo al diritto comunitario e ai vincoli che sia l’integrazione “positiva” che quella “negativa” oppongono alle spinte centrifughe delle autonomie territoriali sul versante della potestà impositiva. In particolare, la parte seconda del presente lavoro è dedicata a tratteggiare le libertà fondamentali in materia di circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali, al principio di non discriminazione e al divieto di aiuti di Stato, nonché alle indicazioni che il test di autonomia può offrire agli enti infra-statali per calibrare i possibili margini di intervento sia in materia di tributi propri che di agevolazioni. Inoltre, sono analizzati alcuni dei modelli giuridici comparati di autonomia finanziaria rinvenibili nelle principali esperienze europee al fine di cogliere possibili spunti di confronto con il caso italiano.
All’evoluzione dell’autonomia finanziaria del regionalismo italiano è dedicata la prima parte di L'autonomia tributaria delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, volta a ripercorrerne brevemente il tormentato cammino e ad analizzare i principi fondamentali che delimitano e regolano la disciplina applicabile alle Regioni ordinarie, i cui cardini sono rintracciabili nel divieto di doppia imposizione, nei principi di territorialità e continenza, nella ripartizione delle compartecipazioni sulla base del criterio del maturato e nel principio del contenimento della spesa pubblica; quest’ultimo rappresenta un autentico “principio di sistema” sul quale si fonda l’intero disegno di riforma dei rapporti finanziari tra Stato e Regioni. Ciò che emerge descrive un’autonomia impositiva estremamente depotenziata stante la primazìa statale nella scelta dei presupposti e il ruolo portante assunto dalle risorse devolute. Il contesto di riferimento col quale le autonomie differenziate devono inderogabilmente misurarsi, si completa con uno sguardo al diritto comunitario e ai vincoli che sia l’integrazione “positiva” che quella “negativa” oppongono alle spinte centrifughe delle autonomie territoriali sul versante della potestà impositiva. In particolare, la parte seconda del presente lavoro è dedicata a tratteggiare le libertà fondamentali in materia di circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali, al principio di non discriminazione e al divieto di aiuti di Stato, nonché alle indicazioni che il test di autonomia può offrire agli enti infra-statali per calibrare i possibili margini di intervento sia in materia di tributi propri che di agevolazioni. Inoltre, sono analizzati alcuni dei modelli giuridici comparati di autonomia finanziaria rinvenibili nelle principali esperienze europee al fine di cogliere possibili spunti di confronto con il caso italiano.