Author: | Igor Righetti | ISBN: | 9786050311587 |
Publisher: | Igor Righetti | Publication: | July 5, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Igor Righetti |
ISBN: | 9786050311587 |
Publisher: | Igor Righetti |
Publication: | July 5, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Libroterapia, anche di gruppo, per combattere ansia, depressione, frustrazione, stress, delusioni, somatizzazioni, crisi esistenziali, crollo dell’autostima, pessimismo cosmico e perdita del buonumore causati dalle tante schifezze che siamo costretti a leggere, sentire e vedere ogni giorno, tutte suscettibili di trattamento sanitario obbligatorio. Se a causa delle tante storture italiane sei costretto ad assumere ansiolitici, tranquillanti e psicofarmaci questo libro fa per te. Sostituirai i medicinali con la lettura di queste pagine. Se invece non li assumi puoi fare un’operazione di prevenzione perché l’Italia è la nazione più bella del mondo ma le cose non cambieranno mai in quanto per cambiare il Paese dovremmo cambiare noi italiani. E il momento è “prepuzio” per un cambiamento. Lo dicono anche gli urologi. “Italia supposta” entra nell’intimo dell’animo umano, nei meandri più profondi e nascosti. Igor Righetti, giornalista professionista, docente universitario di comunicazione e public speaking, autore e conduttore radiotelevisivo, è pronipote del grande Alberto Sordi che lo iniziò ai segreti del mestiere radiofonico e al quale è dedicato il volume. “Nella professione e nella vita - spiega Righetti - ho fatto mia la massima di Albertone: ‘La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto’”. È il primo progetto editoriale italiano di libroterapia, “un manuale di automedicazione cerebrale senza obbligo di ricetta medica”.
“In un mondo dove tutto viene bruciato con forsennata rapidità - spiega Igor Righetti - la lettura di questo libro costituisce, a seconda di ciò che ti tormenta, un aiuto indispensabile per riappropriarti dei tuoi spazi e per rinforzare le difese immunitarie minacciate da ipocrisia e soprusi. È un antidoto per combattere lo sconforto, per curare e confortare l’anima, per riflettere e confrontarsi sorridendo e sdrammatizzando i tanti fatti che caratterizzano l’Italia e che spesso ci vedono ‘protagonista-vittima’”. “Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata”, una considerazione che deriva dall’anzianità di tanti che occupano posizioni di comando. Questo per essere ottimisti perché ormai l’età avanzata di coloro che sono al potere in Italia è talmente vetusta che molti di loro la prostata non l’hanno nemmeno più. Del resto l’Italia ha smesso da tempo di essere una Repubblica fondata sul lavoro, dato che il lavoro non c’è soprattutto per i giovani. Scrive lo psicoterapeuta e direttore di Riza Psicosomatica Raffaele Morelli nella prefazione: “Forse per Igor l’indignazione è il primum movens verso l’autocoscienza, che è anche rendersi conto del sistema in cui viviamo. Siamo diventati così poco naturali, molto stupidi, imbottiti di pensieri sempre uguali, identici, che ripetiamo come scimmie per appartenere alle voci del coro. Si esce da questo libro con una certezza: che stiamo andando lontanissimo da noi stessi, dal destino che ci spetterebbe.
Libroterapia, anche di gruppo, per combattere ansia, depressione, frustrazione, stress, delusioni, somatizzazioni, crisi esistenziali, crollo dell’autostima, pessimismo cosmico e perdita del buonumore causati dalle tante schifezze che siamo costretti a leggere, sentire e vedere ogni giorno, tutte suscettibili di trattamento sanitario obbligatorio. Se a causa delle tante storture italiane sei costretto ad assumere ansiolitici, tranquillanti e psicofarmaci questo libro fa per te. Sostituirai i medicinali con la lettura di queste pagine. Se invece non li assumi puoi fare un’operazione di prevenzione perché l’Italia è la nazione più bella del mondo ma le cose non cambieranno mai in quanto per cambiare il Paese dovremmo cambiare noi italiani. E il momento è “prepuzio” per un cambiamento. Lo dicono anche gli urologi. “Italia supposta” entra nell’intimo dell’animo umano, nei meandri più profondi e nascosti. Igor Righetti, giornalista professionista, docente universitario di comunicazione e public speaking, autore e conduttore radiotelevisivo, è pronipote del grande Alberto Sordi che lo iniziò ai segreti del mestiere radiofonico e al quale è dedicato il volume. “Nella professione e nella vita - spiega Righetti - ho fatto mia la massima di Albertone: ‘La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto’”. È il primo progetto editoriale italiano di libroterapia, “un manuale di automedicazione cerebrale senza obbligo di ricetta medica”.
“In un mondo dove tutto viene bruciato con forsennata rapidità - spiega Igor Righetti - la lettura di questo libro costituisce, a seconda di ciò che ti tormenta, un aiuto indispensabile per riappropriarti dei tuoi spazi e per rinforzare le difese immunitarie minacciate da ipocrisia e soprusi. È un antidoto per combattere lo sconforto, per curare e confortare l’anima, per riflettere e confrontarsi sorridendo e sdrammatizzando i tanti fatti che caratterizzano l’Italia e che spesso ci vedono ‘protagonista-vittima’”. “Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata”, una considerazione che deriva dall’anzianità di tanti che occupano posizioni di comando. Questo per essere ottimisti perché ormai l’età avanzata di coloro che sono al potere in Italia è talmente vetusta che molti di loro la prostata non l’hanno nemmeno più. Del resto l’Italia ha smesso da tempo di essere una Repubblica fondata sul lavoro, dato che il lavoro non c’è soprattutto per i giovani. Scrive lo psicoterapeuta e direttore di Riza Psicosomatica Raffaele Morelli nella prefazione: “Forse per Igor l’indignazione è il primum movens verso l’autocoscienza, che è anche rendersi conto del sistema in cui viviamo. Siamo diventati così poco naturali, molto stupidi, imbottiti di pensieri sempre uguali, identici, che ripetiamo come scimmie per appartenere alle voci del coro. Si esce da questo libro con una certezza: che stiamo andando lontanissimo da noi stessi, dal destino che ci spetterebbe.