Author: | Daniele Zumbo | ISBN: | 9788891119322 |
Publisher: | Youcanprint | Publication: | August 28, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Daniele Zumbo |
ISBN: | 9788891119322 |
Publisher: | Youcanprint |
Publication: | August 28, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La guerra dei sei giorni, sfondo cruciale della storia che segue, è stato un fondamentale conflitto tenutosi ad Israele, in Egitto, Siria, Giordania e nei rispettivi confini.
Dopo la Crisi di Suez, un conflitto del 1956, che vide opporsi l’Egitto da un lato e la Francia, il Regno Unito e l’Israele dall’altro. Lo stesso Petronio afferma, spiegandone, i motivi di tanto attaccamento al luogo: Nel 1948, il Canale perse improvvisamente la sua tradizionale ragione d'essere, poiché l'anno precedente l'India era diventata indipendente, e il controllo del Canale non poteva più essere mantenuto sulla base del fatto che era critico per la difesa dell'India o di un impero che stava venendo liquidato. Eppure, nello stesso esatto momento, il Canale stava guadagnando un nuovo ruolo - non come autostrada dell'impero, ma del petrolio. Il Canale di Suez era la via per cui la maggior parte del petrolio del Golfo Persico arrivava in Europa, tagliando le 11.000 miglia nautiche (20.000 km) del viaggio attorno al Capo di Buona Speranza e verso Southampton a 6.500 miglia nautiche (12.000 km). Nel 1955, il petrolio costituiva i due terzi del traffico complessivo del Canale, e parimenti due terzi del petrolio destinato in Europa passavano attraverso di esso. Affiancato a nord dagli oleodotti della Tapline e della Iraq Petroleum Company, il Canale era lo snodo critico nella struttura post-guerra dell'industria petrolifera internazionale.
La guerra dei sei giorni, sfondo cruciale della storia che segue, è stato un fondamentale conflitto tenutosi ad Israele, in Egitto, Siria, Giordania e nei rispettivi confini.
Dopo la Crisi di Suez, un conflitto del 1956, che vide opporsi l’Egitto da un lato e la Francia, il Regno Unito e l’Israele dall’altro. Lo stesso Petronio afferma, spiegandone, i motivi di tanto attaccamento al luogo: Nel 1948, il Canale perse improvvisamente la sua tradizionale ragione d'essere, poiché l'anno precedente l'India era diventata indipendente, e il controllo del Canale non poteva più essere mantenuto sulla base del fatto che era critico per la difesa dell'India o di un impero che stava venendo liquidato. Eppure, nello stesso esatto momento, il Canale stava guadagnando un nuovo ruolo - non come autostrada dell'impero, ma del petrolio. Il Canale di Suez era la via per cui la maggior parte del petrolio del Golfo Persico arrivava in Europa, tagliando le 11.000 miglia nautiche (20.000 km) del viaggio attorno al Capo di Buona Speranza e verso Southampton a 6.500 miglia nautiche (12.000 km). Nel 1955, il petrolio costituiva i due terzi del traffico complessivo del Canale, e parimenti due terzi del petrolio destinato in Europa passavano attraverso di esso. Affiancato a nord dagli oleodotti della Tapline e della Iraq Petroleum Company, il Canale era lo snodo critico nella struttura post-guerra dell'industria petrolifera internazionale.