Author: | Nico Naldini | ISBN: | 9788887007008 |
Publisher: | Ronzani Editore | Publication: | November 15, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Nico Naldini |
ISBN: | 9788887007008 |
Publisher: | Ronzani Editore |
Publication: | November 15, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nei ricordi di un poeta, le storie di un novecento che nessuno ha mai raccontato. Pasolini, Comisso, Parise, Marin, Penna, Fellini. Con una introduzione di Franco Zabagli e cinque disegni di Pier Paolo Pasolini.
Nico Naldini ha esordito come poeta nel 1948, negli anni in cui, poco più che ragazzo, condivise con il cugino Pier Paolo Pasolini la straordinaria esperienza pedagogica dell’Academiuta di lenga furlana. Nei decenni successivi, ha lavorato nell’editoria, nel giornalismo e nel cinema, sempre vicino alle vicende e ai personaggi più significativi della cultura italiana del secondo Novecento. Da tempo, oltre a restare fedele alla poesia, Naldini si è dedicato anche alla scrittura di una serie di bellissime biografie (su Leopardi, Comisso, De Pisis, Pasolini e altri) e di alcuni libri di memorie.
Pubblicato in prima edizione nel 1995, Il treno del buon appetito è il libro che ha segnato l’approdo di Naldini a questa sua particolare prosa autobiografica, scandita in uno stile di limpida e talvolta crudele sincerità, dove gli eventi della vita si allineano senza un particolare ordine cronologico, ma come seguendo il flusso libero, emotivo dei ricordi. Da alcuni episodi cruciali dell’infanzia a Casarsa, di quelli che segnano per sempre l’intima identità di ogni persona, alle epifanie di un eros luminoso, fugace e sofferto, agli incontri e le amicizie con uomini straordinari come Comisso, Biagio Marin, Montale, Parise, Fellini (e naturalmente Pasolini, al quale questo libro riserva pagine di eccezionale intensità), alle città e ai paesaggi di un’Italia che più non esiste.
Salutato alla sua uscita da un generale consenso critico ma ormai esaurito da tempo, Il treno del buon appetito torna ora in libreria come secondo titolo (dopo i Sillabari veneti di Goffredo Parise) della collana ‘VentoVeneto’ , con uno scritto introduttivo di Franco Zabagli e cinque disegni di Pier Paolo Pasolini.
Nei ricordi di un poeta, le storie di un novecento che nessuno ha mai raccontato. Pasolini, Comisso, Parise, Marin, Penna, Fellini. Con una introduzione di Franco Zabagli e cinque disegni di Pier Paolo Pasolini.
Nico Naldini ha esordito come poeta nel 1948, negli anni in cui, poco più che ragazzo, condivise con il cugino Pier Paolo Pasolini la straordinaria esperienza pedagogica dell’Academiuta di lenga furlana. Nei decenni successivi, ha lavorato nell’editoria, nel giornalismo e nel cinema, sempre vicino alle vicende e ai personaggi più significativi della cultura italiana del secondo Novecento. Da tempo, oltre a restare fedele alla poesia, Naldini si è dedicato anche alla scrittura di una serie di bellissime biografie (su Leopardi, Comisso, De Pisis, Pasolini e altri) e di alcuni libri di memorie.
Pubblicato in prima edizione nel 1995, Il treno del buon appetito è il libro che ha segnato l’approdo di Naldini a questa sua particolare prosa autobiografica, scandita in uno stile di limpida e talvolta crudele sincerità, dove gli eventi della vita si allineano senza un particolare ordine cronologico, ma come seguendo il flusso libero, emotivo dei ricordi. Da alcuni episodi cruciali dell’infanzia a Casarsa, di quelli che segnano per sempre l’intima identità di ogni persona, alle epifanie di un eros luminoso, fugace e sofferto, agli incontri e le amicizie con uomini straordinari come Comisso, Biagio Marin, Montale, Parise, Fellini (e naturalmente Pasolini, al quale questo libro riserva pagine di eccezionale intensità), alle città e ai paesaggi di un’Italia che più non esiste.
Salutato alla sua uscita da un generale consenso critico ma ormai esaurito da tempo, Il treno del buon appetito torna ora in libreria come secondo titolo (dopo i Sillabari veneti di Goffredo Parise) della collana ‘VentoVeneto’ , con uno scritto introduttivo di Franco Zabagli e cinque disegni di Pier Paolo Pasolini.