Author: | G. D'Annunzio | ISBN: | 1230000760225 |
Publisher: | Invictus Editore | Publication: | November 4, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | G. D'Annunzio |
ISBN: | 1230000760225 |
Publisher: | Invictus Editore |
Publication: | November 4, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il piacere è un romanzo di Gabriele D'Annunzio, scritto nel 1888 a Francavilla al Mare. A partire dal 1895 recherà il sopratitolo I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L'innocente e Il trionfo della morte, trilogia dannunziana di fine Ottocento. Così come un secolo prima Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilità romantica, Il piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'estetismo. Andrea Sperelli è un nobile romano (nato però in Abruzzo) che risiede a Palazzo Zuccari a Roma. Il suo amore per Elena Muti, anch'essa nobile, conosciuta ad una festa mondana, è ormai finito, così Andrea, dopo la definitiva separazione da lei, si lascia andare ad incontri amorosi. Ferito durante un duello, Andrea viene ospitato dalla sua cugina nella villa di Schifanoja, dove conosce la ricca Maria Ferres, moglie del ministro plenipotenziario di Guatemala, di cui subito s'innamora e dalla quale viene ricambiato. Andrea, appena guarisce, torna a Roma e si rituffa nella sua solita vita mondana. Anche Donna Elena è tornata a Roma dopo due anni, durante i quali aveva preso in seconde nozze Lord Heathfield. Andrea è combattuto da due amori: Elena Heathfield e Maria Ferres, anche lei trasferitasi a Roma con il marito e la figlia Delfina. Presto Andrea viene a sapere di una crisi finanziaria del marito di Maria che, avendo perso un'ingente somma di denaro ad una partita a carte, è costretto a trasferirsi con tutta la famiglia. Prima di partire, Donna Maria vuole concedersi per l'ultima notte ad Andrea, ma lui, essendo troppo innamorato di Elena, rovina tutto ciò che lui stesso aveva creato. Ad Andrea non resta che la solitudine e la consapevolezza di stare osservando un'epoca storica che cambia: ossia, il passaggio del potere della nobiltà di Roma alla democrazia popolare.
Il piacere è un romanzo di Gabriele D'Annunzio, scritto nel 1888 a Francavilla al Mare. A partire dal 1895 recherà il sopratitolo I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L'innocente e Il trionfo della morte, trilogia dannunziana di fine Ottocento. Così come un secolo prima Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilità romantica, Il piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'estetismo. Andrea Sperelli è un nobile romano (nato però in Abruzzo) che risiede a Palazzo Zuccari a Roma. Il suo amore per Elena Muti, anch'essa nobile, conosciuta ad una festa mondana, è ormai finito, così Andrea, dopo la definitiva separazione da lei, si lascia andare ad incontri amorosi. Ferito durante un duello, Andrea viene ospitato dalla sua cugina nella villa di Schifanoja, dove conosce la ricca Maria Ferres, moglie del ministro plenipotenziario di Guatemala, di cui subito s'innamora e dalla quale viene ricambiato. Andrea, appena guarisce, torna a Roma e si rituffa nella sua solita vita mondana. Anche Donna Elena è tornata a Roma dopo due anni, durante i quali aveva preso in seconde nozze Lord Heathfield. Andrea è combattuto da due amori: Elena Heathfield e Maria Ferres, anche lei trasferitasi a Roma con il marito e la figlia Delfina. Presto Andrea viene a sapere di una crisi finanziaria del marito di Maria che, avendo perso un'ingente somma di denaro ad una partita a carte, è costretto a trasferirsi con tutta la famiglia. Prima di partire, Donna Maria vuole concedersi per l'ultima notte ad Andrea, ma lui, essendo troppo innamorato di Elena, rovina tutto ciò che lui stesso aveva creato. Ad Andrea non resta che la solitudine e la consapevolezza di stare osservando un'epoca storica che cambia: ossia, il passaggio del potere della nobiltà di Roma alla democrazia popolare.