Author: | Giovanni Boine | ISBN: | 9788898455096 |
Publisher: | Kogoi | Publication: | September 15, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giovanni Boine |
ISBN: | 9788898455096 |
Publisher: | Kogoi |
Publication: | September 15, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il Peccato di Giovanni Boine, è un racconto pubblicato in tre puntate nel 1914 sulla rivista “La Riviera ligure”. Il testo si avvicina – grazie a una serie di studiate soluzioni narratologiche- e spesso anticipa Schnitzler, Svevo, Mann, Joyce.
I protagonisti: lui, l’artista, e lei, la novizia che sta per prendere i voti, l’amore come conflitto e, dietro, lo scenario della provincia ligure come spaesamento dell’anima.
Opera tormentata nella forma e nel contenuto, capace di anticipare lo spavento della Grande Guerra ormai alle porte e di alludere a quella frattura tra l’Uomo e le cose che caratterizzerà i “tempi moderni”.
Ma l’io (finzione e autobiografia) va oltre questo schema e si spezza tra il bisogno assoluto (spirituale) di autenticità e la contingente falsità del Mondo. La narrazione perde un oggetto solido, là fuori, da raccontare: verità o fatti che siano, preparando l’avvento del monologo interiore.
Si respira l’Europa, infatti, in queste pagine tormentate nella forma e nel contenuto, lo spavento della Guerra alle porte e il presagio della frattura inevitabile tra l’Uomo e le cose che i “tempi moderni” porteranno, affidando all’arte e alla letteratura del primo 900 un grido etico di resistenza contro l’angoscia e la dissoluzione.
Il Peccato di Giovanni Boine, è un racconto pubblicato in tre puntate nel 1914 sulla rivista “La Riviera ligure”. Il testo si avvicina – grazie a una serie di studiate soluzioni narratologiche- e spesso anticipa Schnitzler, Svevo, Mann, Joyce.
I protagonisti: lui, l’artista, e lei, la novizia che sta per prendere i voti, l’amore come conflitto e, dietro, lo scenario della provincia ligure come spaesamento dell’anima.
Opera tormentata nella forma e nel contenuto, capace di anticipare lo spavento della Grande Guerra ormai alle porte e di alludere a quella frattura tra l’Uomo e le cose che caratterizzerà i “tempi moderni”.
Ma l’io (finzione e autobiografia) va oltre questo schema e si spezza tra il bisogno assoluto (spirituale) di autenticità e la contingente falsità del Mondo. La narrazione perde un oggetto solido, là fuori, da raccontare: verità o fatti che siano, preparando l’avvento del monologo interiore.
Si respira l’Europa, infatti, in queste pagine tormentate nella forma e nel contenuto, lo spavento della Guerra alle porte e il presagio della frattura inevitabile tra l’Uomo e le cose che i “tempi moderni” porteranno, affidando all’arte e alla letteratura del primo 900 un grido etico di resistenza contro l’angoscia e la dissoluzione.