Author: | AA.VV. | ISBN: | 9788860851338 |
Publisher: | Il Fisco | Publication: | October 15, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | AA.VV. |
ISBN: | 9788860851338 |
Publisher: | Il Fisco |
Publication: | October 15, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Aggiornato con la circolare n. 24/E
La maggiore consapevolezza sulle potenzialità antievasione dell’accertamento sintetico redditometrico si è accompagnata ad una rinnovata vitalità dell’istituto, oramai inadeguato alle inevitabili ed incessanti trasformazioni del tessuto socio- culturale.
Il processo, che si cercherà di delineare per sommi capi nel presente lavoro, è stato progressivo, dipanandosi dapprima attraverso l’acquisita autonomia della metodologia accertativa sintetica rispetto a quella analitica, poi attraverso la riscrittura dell’articolo 38 del D.P.R. n. 600 del 1973, il quale rifulge per la previsione del confronto dialogico tra Amministrazione Finanziaria e contribuente, in una prospettiva di partecipazione e non di intransitiva logomachia. Processo completato, per il momento, dall’emanazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2012 il quale ha, finalmente ( e mai avverbio fu più appropriato ) aggiornato, anzi sarebbe meglio dire, ampliato, gli indicatori di capacità contributiva contenuti nell’obsoleto D.M. 10 settembre 1992. L’operatività delle norme non può prescindere da un concreto ed efficace apparato che ne garantisca l’effettività: sarebbe inutile prevedere il percorso per arrivare a calcolare lo scostamento tra reddito prodotto e reddito dichiarato del presunto evasore, se non ci fossero misure contestualizzate dirette a portare alla luce del sole stili di vita fiscalmente anomali. A tal fine un ruolo chiave viene svolto, principalmente, dal cooperare sinergico tra l’Amministrazione Finanziaria, la Guardia di Finanza ed i Comuni, collaborazione che ha avuto come primo risultato l’aumento del numero degli accertamenti eseguiti ( 95.149 ) per i periodi di imposta 2009-2011, secondo quanto riportato nella Circolare del 31 maggio 2012, n. 18/E.
Indubbiamente la strada da percorrere è ancora lunga, ma le premesse sembrano incoraggianti. Non resta che vedere, saggiandone la consistenza e le eventuali criticità, in che modo il neonato redditometro riesca a contribuire ad un incremento qualitativo e quantitativo degli accertamenti.
STRUTTURA
Accertamento sintetico ante manovra correttiva
La manovra correttiva
Il redditest
Gli elementi induttivi di capacità contributiva
Rapporti tra contribuenti ed Amministrazione finanziaria
Aggiornato con la circolare n. 24/E
La maggiore consapevolezza sulle potenzialità antievasione dell’accertamento sintetico redditometrico si è accompagnata ad una rinnovata vitalità dell’istituto, oramai inadeguato alle inevitabili ed incessanti trasformazioni del tessuto socio- culturale.
Il processo, che si cercherà di delineare per sommi capi nel presente lavoro, è stato progressivo, dipanandosi dapprima attraverso l’acquisita autonomia della metodologia accertativa sintetica rispetto a quella analitica, poi attraverso la riscrittura dell’articolo 38 del D.P.R. n. 600 del 1973, il quale rifulge per la previsione del confronto dialogico tra Amministrazione Finanziaria e contribuente, in una prospettiva di partecipazione e non di intransitiva logomachia. Processo completato, per il momento, dall’emanazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2012 il quale ha, finalmente ( e mai avverbio fu più appropriato ) aggiornato, anzi sarebbe meglio dire, ampliato, gli indicatori di capacità contributiva contenuti nell’obsoleto D.M. 10 settembre 1992. L’operatività delle norme non può prescindere da un concreto ed efficace apparato che ne garantisca l’effettività: sarebbe inutile prevedere il percorso per arrivare a calcolare lo scostamento tra reddito prodotto e reddito dichiarato del presunto evasore, se non ci fossero misure contestualizzate dirette a portare alla luce del sole stili di vita fiscalmente anomali. A tal fine un ruolo chiave viene svolto, principalmente, dal cooperare sinergico tra l’Amministrazione Finanziaria, la Guardia di Finanza ed i Comuni, collaborazione che ha avuto come primo risultato l’aumento del numero degli accertamenti eseguiti ( 95.149 ) per i periodi di imposta 2009-2011, secondo quanto riportato nella Circolare del 31 maggio 2012, n. 18/E.
Indubbiamente la strada da percorrere è ancora lunga, ma le premesse sembrano incoraggianti. Non resta che vedere, saggiandone la consistenza e le eventuali criticità, in che modo il neonato redditometro riesca a contribuire ad un incremento qualitativo e quantitativo degli accertamenti.
STRUTTURA
Accertamento sintetico ante manovra correttiva
La manovra correttiva
Il redditest
Gli elementi induttivi di capacità contributiva
Rapporti tra contribuenti ed Amministrazione finanziaria