Questo gustoso reportage ci consegna un Joseph O’Connor irriverente e caustico che, abbandonati i panni di romanziere, ci parla – con amore e ironia – di Irlanda e irlandesi (tifosi di calcio, musicisti punk, tassisti dublinesi, scrittori famosi in tutto il mondo, da James Joyce a Roddy Doyle); di irlandesi in esilio in Inghilterra e in America; di maschi irlandesi (stranamente simili ai maschi italiani) in crisi di fronte a donne più intelligenti e più brave di loro a scuola, sul lavoro, a letto e perfino al volante. Protagonista assoluto è O’Connor stesso, osservatore, narratore e memorabile personaggio comico che, una volta ancora, si rivela uno scrittore fra i più brillanti e comunicativi.
Questo gustoso reportage ci consegna un Joseph O’Connor irriverente e caustico che, abbandonati i panni di romanziere, ci parla – con amore e ironia – di Irlanda e irlandesi (tifosi di calcio, musicisti punk, tassisti dublinesi, scrittori famosi in tutto il mondo, da James Joyce a Roddy Doyle); di irlandesi in esilio in Inghilterra e in America; di maschi irlandesi (stranamente simili ai maschi italiani) in crisi di fronte a donne più intelligenti e più brave di loro a scuola, sul lavoro, a letto e perfino al volante. Protagonista assoluto è O’Connor stesso, osservatore, narratore e memorabile personaggio comico che, una volta ancora, si rivela uno scrittore fra i più brillanti e comunicativi.