Il ladro di passi. Libro terzo. Il cammino Primitivo

Duemila chilometri a piedi nei cammini di Santiago (con foto)

Nonfiction, Travel, Adventure & Literary Travel
Cover of the book Il ladro di passi. Libro terzo. Il cammino Primitivo by Nicola Soloni, Nicola Soloni
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Nicola Soloni ISBN: 9788822864642
Publisher: Nicola Soloni Publication: November 12, 2016
Imprint: Language: Italian
Author: Nicola Soloni
ISBN: 9788822864642
Publisher: Nicola Soloni
Publication: November 12, 2016
Imprint:
Language: Italian

Se vuoi vedere le diapositive del cammino ed ascoltare alcuni brani del diario, vai su https://www.youtube.com/watch?v=XNsOFfoaAIg.
Rubo passi. Proprio così, passi. Li sottraggo a chi arriva a casa tardi la sera e non vede l’ora di sdraiarsi sulla poltrona del soggiorno per imbambolarsi davanti al televisore. A chi utilizza l’automobile per qualsiasi spostamento, specie breve, e magari non si preoccupa di un parcheggio in doppia fila pur di evitare l’inutile fatica di un metro in più a piedi. Rubo a quelli che rimangono a letto l’intera domenica a smaltire una sbronza solenne, a quelli che scambiano volentieri la lampada abbronzante con una passeggiata all’aperto o che salgono sui monti soltanto per riempirsi lo stomaco nel ristorante vicino alla statale. Aspetto l’attimo propizio, mi avvento come un falco e li ghermisco, in un batter di ciglia. Li raccolgo, ordinati, sulla mensola della cantina, uno sopra l’altro. Quando raggiungono una cifra importante inizio i preparativi. Trovo una guida studio le tappe programmo il viaggio. Ci vogliono almeno due anni per racimolarne la quantità necessaria. Dell’ordine di un milione. Un’attesa lunga, infinita, che culmina in uno scoppio di felicità incontenibile. Il momento è arrivato. Lo zaino è pronto. Si parte.
Dal 2006 al 2010 sono stato per tre volte pellegrino a Santiago de Compostela, nel nord della Spagna. La prima lungo il camino francés, il più conosciuto e frequentato, quasi novecento chilometri, dai Pirenei all’oceano, trentasei giorni straordinari, indimenticabili. La seconda partendo da Siviglia e percorrendo la via de la Plata, mille chilometri di solitudine deserto e silenzio, un mese e mezzo di viaggio estenuante. L’ultima da Oviedo, la capitale delle Asturie, seguendo le nobili orme di re Alfonso II il Casto attraverso l’itinerario più antico, risalente agli inizi del IX secolo, e chiamato per questo primitivo.
Lungo la strada ho cercato di tenere nota degli incontri, dei paesaggi, delle sensazioni che stavo provando. Per poterli ricordare e rivivere. Scrivevo nel tardo pomeriggio prima di cena, spesso a giorni alterni, lottando contro la stanchezza. Frasi semplici, pensieri spezzati, immagini di un istante, da riannodare al ritorno.
Queste pagine vogliono essere quel nodo, una rete intrecciata col filo sottile delle emozioni.
Il libro terzo, a chiusura del diario, racconta il pellegrinaggio lungo il camino primitivo, un nastro d’argento che corre per più di trecento chilometri tra boschi ombrosi ammantati d’incanto e colline vestite di smeraldo, regalando ad ogni passo scorci d’incomparabile bellezza. E son colori consegnati agli occhi, luminosi e delicati, come tremulo palpito d'ali di farfalla. La differenza col volume dal titolo analogo sta nella serie di fotografie a corredo. Si tratta, qui, di un racconto per immagini.
Buona lettura.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Se vuoi vedere le diapositive del cammino ed ascoltare alcuni brani del diario, vai su https://www.youtube.com/watch?v=XNsOFfoaAIg.
Rubo passi. Proprio così, passi. Li sottraggo a chi arriva a casa tardi la sera e non vede l’ora di sdraiarsi sulla poltrona del soggiorno per imbambolarsi davanti al televisore. A chi utilizza l’automobile per qualsiasi spostamento, specie breve, e magari non si preoccupa di un parcheggio in doppia fila pur di evitare l’inutile fatica di un metro in più a piedi. Rubo a quelli che rimangono a letto l’intera domenica a smaltire una sbronza solenne, a quelli che scambiano volentieri la lampada abbronzante con una passeggiata all’aperto o che salgono sui monti soltanto per riempirsi lo stomaco nel ristorante vicino alla statale. Aspetto l’attimo propizio, mi avvento come un falco e li ghermisco, in un batter di ciglia. Li raccolgo, ordinati, sulla mensola della cantina, uno sopra l’altro. Quando raggiungono una cifra importante inizio i preparativi. Trovo una guida studio le tappe programmo il viaggio. Ci vogliono almeno due anni per racimolarne la quantità necessaria. Dell’ordine di un milione. Un’attesa lunga, infinita, che culmina in uno scoppio di felicità incontenibile. Il momento è arrivato. Lo zaino è pronto. Si parte.
Dal 2006 al 2010 sono stato per tre volte pellegrino a Santiago de Compostela, nel nord della Spagna. La prima lungo il camino francés, il più conosciuto e frequentato, quasi novecento chilometri, dai Pirenei all’oceano, trentasei giorni straordinari, indimenticabili. La seconda partendo da Siviglia e percorrendo la via de la Plata, mille chilometri di solitudine deserto e silenzio, un mese e mezzo di viaggio estenuante. L’ultima da Oviedo, la capitale delle Asturie, seguendo le nobili orme di re Alfonso II il Casto attraverso l’itinerario più antico, risalente agli inizi del IX secolo, e chiamato per questo primitivo.
Lungo la strada ho cercato di tenere nota degli incontri, dei paesaggi, delle sensazioni che stavo provando. Per poterli ricordare e rivivere. Scrivevo nel tardo pomeriggio prima di cena, spesso a giorni alterni, lottando contro la stanchezza. Frasi semplici, pensieri spezzati, immagini di un istante, da riannodare al ritorno.
Queste pagine vogliono essere quel nodo, una rete intrecciata col filo sottile delle emozioni.
Il libro terzo, a chiusura del diario, racconta il pellegrinaggio lungo il camino primitivo, un nastro d’argento che corre per più di trecento chilometri tra boschi ombrosi ammantati d’incanto e colline vestite di smeraldo, regalando ad ogni passo scorci d’incomparabile bellezza. E son colori consegnati agli occhi, luminosi e delicati, come tremulo palpito d'ali di farfalla. La differenza col volume dal titolo analogo sta nella serie di fotografie a corredo. Si tratta, qui, di un racconto per immagini.
Buona lettura.

More books from Adventure & Literary Travel

Cover of the book Central Park by Nicola Soloni
Cover of the book Erleuchtung für Zweifler by Nicola Soloni
Cover of the book The Best Women's Travel Writing 2011 by Nicola Soloni
Cover of the book Paradise With Serpents: Travels in the Lost World of Paraguay (Text Only) by Nicola Soloni
Cover of the book Everest Base Camp by Nicola Soloni
Cover of the book Cape Earth by Nicola Soloni
Cover of the book Mani by Nicola Soloni
Cover of the book Conquering the Impossible by Nicola Soloni
Cover of the book Glitzerstadt by Nicola Soloni
Cover of the book Seven English Cities by Nicola Soloni
Cover of the book Viaje alrededor del mundo, siguiendo el Ecuador by Nicola Soloni
Cover of the book And the Monkey Learned Nothing by Nicola Soloni
Cover of the book Il cammino immortale by Nicola Soloni
Cover of the book Gualingas Grenzen by Nicola Soloni
Cover of the book Der Süden Floridas: Miami, Key West und die Everglades by Nicola Soloni
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy