Il dono

Fiction & Literature
Cover of the book Il dono by Vladimir Nabokov, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Vladimir Nabokov ISBN: 9788845972935
Publisher: Adelphi Publication: November 14, 2012
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Vladimir Nabokov
ISBN: 9788845972935
Publisher: Adelphi
Publication: November 14, 2012
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Scritto fra il 1935 e il 1937, ultimo romanzo russo di Nabokov, "Il dono" è forse anche il primo, e certo il più inesauribile, romanzo russo del Novecento. Al suo centro incontriamo l’iniziazione alla letteratura, all’amore, all’età adulta, di un giovane emigrato russo nella Berlino degli anni Venti, figura in cui sin dall’inizio il lettore sarà tentato di riconoscere una trasposizione di Nabokov stesso, mentre alla fine, stupefatto e ammaliato dalla complessità dei rimandi che costellano tutto il romanzo, sarà tentato di riconoscerla ovunque e in nessuna parte – e cioè appunto in quello stesso vertiginoso gioco di rifrazioni. Ma, al tempo stesso, "Il dono" è il romanzo della letteratura russa, una partitura narrativa dove risuonano, per via di allusioni, deformazioni, ibridazioni, ogni sorta di versi, stilemi, echi di quegli autori che avevano contribuito a comporre la sostanza variegata dello stile nabokoviano; ed è anche la storia della ricerca di un padre, qui il mirabile personaggio dell’esploratore Konstantin Godunov-Cerdyncev, l’uomo che «sapeva due o tre cose che nessun altro sapeva» e socchiudeva gli occhi fissando lo sguardo verso «azzurri paesi». La peculiarità del "Dono" è dunque innanzitutto quella di comprendere in sé una pluralità di romanzi inscatolati e rispecchiati l’uno nell’altro sino al felice artificio di far sboccare la narrazione sulla scrittura di un libro che è poi il "Dono" stesso: esempio insuperato di quel libro sul libro e dentro il libro che, come forma di romanzo, avrebbe poi continuato a svilupparsi a tutt’oggi, in quella terra estrema della letteratura dove la parola tenta continuamente di riflettersi in se stessa, quasi applicando alla narrazione quel procedimento che diede origine al teorema di Gödel e continua ad abitare la camera segreta di ogni pensiero. Scritto in russo tra il 1935 e il 1937, pubblicato a puntate (ma senza il quarto capitolo) dalla rivista dell’emigrazione «Sovremennye Zapiski» nel 1937-38, "Il dono" ebbe la sua prima edizione integrale nel 1952. Questa è la prima traduzione dal testo originale di "Dar", accompagnata da un saggio di Serena Vitale che aiuterà il lettore a riconoscere la vivida luce russa che bagna questo romanzo.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Scritto fra il 1935 e il 1937, ultimo romanzo russo di Nabokov, "Il dono" è forse anche il primo, e certo il più inesauribile, romanzo russo del Novecento. Al suo centro incontriamo l’iniziazione alla letteratura, all’amore, all’età adulta, di un giovane emigrato russo nella Berlino degli anni Venti, figura in cui sin dall’inizio il lettore sarà tentato di riconoscere una trasposizione di Nabokov stesso, mentre alla fine, stupefatto e ammaliato dalla complessità dei rimandi che costellano tutto il romanzo, sarà tentato di riconoscerla ovunque e in nessuna parte – e cioè appunto in quello stesso vertiginoso gioco di rifrazioni. Ma, al tempo stesso, "Il dono" è il romanzo della letteratura russa, una partitura narrativa dove risuonano, per via di allusioni, deformazioni, ibridazioni, ogni sorta di versi, stilemi, echi di quegli autori che avevano contribuito a comporre la sostanza variegata dello stile nabokoviano; ed è anche la storia della ricerca di un padre, qui il mirabile personaggio dell’esploratore Konstantin Godunov-Cerdyncev, l’uomo che «sapeva due o tre cose che nessun altro sapeva» e socchiudeva gli occhi fissando lo sguardo verso «azzurri paesi». La peculiarità del "Dono" è dunque innanzitutto quella di comprendere in sé una pluralità di romanzi inscatolati e rispecchiati l’uno nell’altro sino al felice artificio di far sboccare la narrazione sulla scrittura di un libro che è poi il "Dono" stesso: esempio insuperato di quel libro sul libro e dentro il libro che, come forma di romanzo, avrebbe poi continuato a svilupparsi a tutt’oggi, in quella terra estrema della letteratura dove la parola tenta continuamente di riflettersi in se stessa, quasi applicando alla narrazione quel procedimento che diede origine al teorema di Gödel e continua ad abitare la camera segreta di ogni pensiero. Scritto in russo tra il 1935 e il 1937, pubblicato a puntate (ma senza il quarto capitolo) dalla rivista dell’emigrazione «Sovremennye Zapiski» nel 1937-38, "Il dono" ebbe la sua prima edizione integrale nel 1952. Questa è la prima traduzione dal testo originale di "Dar", accompagnata da un saggio di Serena Vitale che aiuterà il lettore a riconoscere la vivida luce russa che bagna questo romanzo.

More books from Adelphi

Cover of the book I falò dell'autunno by Vladimir Nabokov
Cover of the book Il calore del sangue by Vladimir Nabokov
Cover of the book Estrosità rigorose di un consulente editoriale by Vladimir Nabokov
Cover of the book Divertimento 1889 by Vladimir Nabokov
Cover of the book Maigret by Vladimir Nabokov
Cover of the book Maigret e le persone perbene by Vladimir Nabokov
Cover of the book Il morto di Maigret by Vladimir Nabokov
Cover of the book Maigret e il caso Nahour by Vladimir Nabokov
Cover of the book Fuga nelle tenebre by Vladimir Nabokov
Cover of the book L’ultimo dono by Vladimir Nabokov
Cover of the book Le inchieste di Maigret 1-5 by Vladimir Nabokov
Cover of the book Il piccolo libraio di Archangelsk by Vladimir Nabokov
Cover of the book Seeland by Vladimir Nabokov
Cover of the book L'isola dei senza colore by Vladimir Nabokov
Cover of the book Da Moby Dick all'Orsa Bianca by Vladimir Nabokov
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy