Author: | Silvana Quadrino | ISBN: | 9788897444084 |
Publisher: | Change | Publication: | January 16, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Silvana Quadrino |
ISBN: | 9788897444084 |
Publisher: | Change |
Publication: | January 16, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questo libro si rivolge a tutti coloro che lavorano con i bambini e con le loro famiglie, in ambito sanitario, sociale, educativo. Lavorare con i bambini è bellissimo, lavorare con i bambini è – quantomeno – scomodo. “Forse sarebbe più facile se i genitori non fossero…. Se le mamme non fossero… Se i mass media non dicessero…”. In più di trentacinque anni di lavoro di formazione e di supervisione con professionisti sociali e sanitari, insegnanti, educatori, sono queste le osservazioni che ho sentito fare con maggiore frequenza, ed è questa l’impressione più viva che mi resta a partire dagli innumerevoli colloqui e casi analizzati insieme a loro. Lavorare con i bambini è bello e difficile. Intendiamoci: non che sia più facile il lavoro di chi si occupa di adulti in difficoltà, o di anziani: la relazione e la comunicazione con i pazienti e con le loro famiglie si è complicata negli ultimi decenni. Ma per chi si occupa dell’età evolutiva c’è una difficoltà in più: il sistema famiglia che il professionista incontra è un sistema strutturalmente agitato. Chi si occupa di bambini incontra le famiglie nelle fasi di più intenso cambiamento della loro storia di vita, l’inizio dell’avventura genitoriale, la scoperta dell’identità separata (e dotata di volontà) del loro bambino nelle diverse fasi della crescita, l’adolescenza. Possiamo considerare le competenze di counselling uno strumento in più per navigare con la famiglia nel mare agitato dell’età della crescita. Senza perdere la bussola.
Questo libro si rivolge a tutti coloro che lavorano con i bambini e con le loro famiglie, in ambito sanitario, sociale, educativo. Lavorare con i bambini è bellissimo, lavorare con i bambini è – quantomeno – scomodo. “Forse sarebbe più facile se i genitori non fossero…. Se le mamme non fossero… Se i mass media non dicessero…”. In più di trentacinque anni di lavoro di formazione e di supervisione con professionisti sociali e sanitari, insegnanti, educatori, sono queste le osservazioni che ho sentito fare con maggiore frequenza, ed è questa l’impressione più viva che mi resta a partire dagli innumerevoli colloqui e casi analizzati insieme a loro. Lavorare con i bambini è bello e difficile. Intendiamoci: non che sia più facile il lavoro di chi si occupa di adulti in difficoltà, o di anziani: la relazione e la comunicazione con i pazienti e con le loro famiglie si è complicata negli ultimi decenni. Ma per chi si occupa dell’età evolutiva c’è una difficoltà in più: il sistema famiglia che il professionista incontra è un sistema strutturalmente agitato. Chi si occupa di bambini incontra le famiglie nelle fasi di più intenso cambiamento della loro storia di vita, l’inizio dell’avventura genitoriale, la scoperta dell’identità separata (e dotata di volontà) del loro bambino nelle diverse fasi della crescita, l’adolescenza. Possiamo considerare le competenze di counselling uno strumento in più per navigare con la famiglia nel mare agitato dell’età della crescita. Senza perdere la bussola.