Il cinema degli architetti

Nonfiction, Art & Architecture, General Art, Art Technique, Architecture
Cover of the book Il cinema degli architetti by AA VV, Johan & Levi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: AA VV ISBN: 9788860102065
Publisher: Johan & Levi Publication: November 15, 2017
Imprint: Johan & Levi Language: Italian
Author: AA VV
ISBN: 9788860102065
Publisher: Johan & Levi
Publication: November 15, 2017
Imprint: Johan & Levi
Language: Italian

Questa è una storia di dialoghi mancati, di approdi differiti. Un’avventurosa vicenda, che non era ancora mai stata ricostruita nella sua ricchezza. Ne sono protagonisti, tra gli altri, Le Corbusier e Walter Gropius, Charles e Ray Eames e Yona Friedman, Bruno Munari e Frank Lloyd Wright, Giancarlo De Carlo e Ludovico Quaroni, Emilio Ambasz ed Ettore Sottsass, Gaetano Pesce e Mario Bellini, Michele De Lucchi e Aldo Rossi, Superstudio e Andrea Branzi. Pur diverse, le loro esperienze sono accomunate da una profonda fascinazione per il cinema, medium moderno per eccellenza, straordinaria “arte di vedere lo spazio”, strumento per aderire alle architetture e per descriverne dall’interno la sintassi e i vuoti, dispositivo per visualizzare la metropoli contemporanea. Poco disposti a misurarsi con le regole dell’industria cinematografica e a cogliere la specificità del linguaggio filmico, gli architetti-registi concepiscono la settima arte come territorio della libertà, geografia in cui muoversi senza rispettare consuetudini e rituali, luogo delle più sfrenate sperimentazioni. Alcuni atteggiamenti sono ricorrenti: urgenza testimoniale, vocazione critica, desiderio di riciclare materiali già girati, slancio visionario, attitudine concettuale. Se Le Corbusier e De Carlo si servono delle immagini in movimento per divulgare presso un pubblico di non specialisti riflessioni teoriche già ampiamente note a studiosi e a professionisti, altri – come Pesce, De Lucchi, Bellini e Branzi – ricorrono a modelli di matrice avanguardistica, sottraendosi alle leggi della discorsività tradizionale e ai dettami della comunicazione classica. Altri ancora usano i video come luoghi nei quali mettere in scena progetti assurdi, impossibili: è il caso, per esempio, di Acconci e Superstudio. In questo originale volume, curato da Vincenzo Trione, incontreremo tanti architetti per i quali il cinema, per riprendere le parole di Giulio Carlo Argan, non è «puro e semplice sistema di conoscenza», ma «sistema significativo di nuova istituzione»: tra le tecniche artistiche, «la più strutturante». Il volume è pubblicato in formato solo testo.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Questa è una storia di dialoghi mancati, di approdi differiti. Un’avventurosa vicenda, che non era ancora mai stata ricostruita nella sua ricchezza. Ne sono protagonisti, tra gli altri, Le Corbusier e Walter Gropius, Charles e Ray Eames e Yona Friedman, Bruno Munari e Frank Lloyd Wright, Giancarlo De Carlo e Ludovico Quaroni, Emilio Ambasz ed Ettore Sottsass, Gaetano Pesce e Mario Bellini, Michele De Lucchi e Aldo Rossi, Superstudio e Andrea Branzi. Pur diverse, le loro esperienze sono accomunate da una profonda fascinazione per il cinema, medium moderno per eccellenza, straordinaria “arte di vedere lo spazio”, strumento per aderire alle architetture e per descriverne dall’interno la sintassi e i vuoti, dispositivo per visualizzare la metropoli contemporanea. Poco disposti a misurarsi con le regole dell’industria cinematografica e a cogliere la specificità del linguaggio filmico, gli architetti-registi concepiscono la settima arte come territorio della libertà, geografia in cui muoversi senza rispettare consuetudini e rituali, luogo delle più sfrenate sperimentazioni. Alcuni atteggiamenti sono ricorrenti: urgenza testimoniale, vocazione critica, desiderio di riciclare materiali già girati, slancio visionario, attitudine concettuale. Se Le Corbusier e De Carlo si servono delle immagini in movimento per divulgare presso un pubblico di non specialisti riflessioni teoriche già ampiamente note a studiosi e a professionisti, altri – come Pesce, De Lucchi, Bellini e Branzi – ricorrono a modelli di matrice avanguardistica, sottraendosi alle leggi della discorsività tradizionale e ai dettami della comunicazione classica. Altri ancora usano i video come luoghi nei quali mettere in scena progetti assurdi, impossibili: è il caso, per esempio, di Acconci e Superstudio. In questo originale volume, curato da Vincenzo Trione, incontreremo tanti architetti per i quali il cinema, per riprendere le parole di Giulio Carlo Argan, non è «puro e semplice sistema di conoscenza», ma «sistema significativo di nuova istituzione»: tra le tecniche artistiche, «la più strutturante». Il volume è pubblicato in formato solo testo.

More books from Architecture

Cover of the book University of Northern Colorado by AA VV
Cover of the book Play on Words by AA VV
Cover of the book Bridging Saint John Harbour by AA VV
Cover of the book Tennessee's Dixie Highway by AA VV
Cover of the book Seattle's 1962 World's Fair by AA VV
Cover of the book Pontypridd Through Time by AA VV
Cover of the book The Graphic Designer's Guide to Portfolio Design by AA VV
Cover of the book Welch by AA VV
Cover of the book Architectural Topographies by AA VV
Cover of the book Handbook of Research on Methods and Tools for Assessing Cultural Landscape Adaptation by AA VV
Cover of the book The Ballerina and the Bull by AA VV
Cover of the book How to Photograph Istanbul, Turkey by AA VV
Cover of the book Can't Afford To Go To Hawaii? Here's Your Virtual Tour! by AA VV
Cover of the book 裝修前,裝修後!無毒家一本通:甲醛、粉塵、壁癌、幅射大退散,裝修毒害不入屋! by AA VV
Cover of the book David Link by AA VV
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy