Author: | Paola Giovetti | ISBN: | 9788866231240 |
Publisher: | Verdechiaro | Publication: | November 28, 2012 |
Imprint: | Verdechiaro | Language: | Italian |
Author: | Paola Giovetti |
ISBN: | 9788866231240 |
Publisher: | Verdechiaro |
Publication: | November 28, 2012 |
Imprint: | Verdechiaro |
Language: | Italian |
Glastonbury, la mitica Avalon di re Artù, meta di pellegrinaggi sin dal Medioevo, è una terra che, come Stonehenge, cela misteri: cerchi nel grano, campi elettromagnetici, paesaggi leggendari, presenze ultraterrene. I misteri di Glastonbury è un rompicapo, un rebus sugli arcani che si celano nell'anima di ciascuno di noi, ma anche un romanzo sull'interazione e sul contatto con chi non c'è più. Paola Giovetti ci guida alla scoperta di una possibilità alternativa alla paura: l'accettazione, l'apertura, la disponibilità all'interazione. Nel solco della migliore letteratura inglese di genere, Paola Giovetti tesse un romanzo capace di tenere col fiato sospeso fino all'ultima riga e di aprire le menti all'accoglienza dell'ignoto. «Io ho sempre pensato che non bisogna aver paura di ciò che è al di fuori della portata della nostra vista. Ci sono tante cose che non conosciamo, ma che non per questo sono meno reali. Esistono anche se noi siamo miopi e la nostra mancanza di umiltà ci impedisce di intuire la loro importanza e il loro signicato».
Glastonbury, la mitica Avalon di re Artù, meta di pellegrinaggi sin dal Medioevo, è una terra che, come Stonehenge, cela misteri: cerchi nel grano, campi elettromagnetici, paesaggi leggendari, presenze ultraterrene. I misteri di Glastonbury è un rompicapo, un rebus sugli arcani che si celano nell'anima di ciascuno di noi, ma anche un romanzo sull'interazione e sul contatto con chi non c'è più. Paola Giovetti ci guida alla scoperta di una possibilità alternativa alla paura: l'accettazione, l'apertura, la disponibilità all'interazione. Nel solco della migliore letteratura inglese di genere, Paola Giovetti tesse un romanzo capace di tenere col fiato sospeso fino all'ultima riga e di aprire le menti all'accoglienza dell'ignoto. «Io ho sempre pensato che non bisogna aver paura di ciò che è al di fuori della portata della nostra vista. Ci sono tante cose che non conosciamo, ma che non per questo sono meno reali. Esistono anche se noi siamo miopi e la nostra mancanza di umiltà ci impedisce di intuire la loro importanza e il loro signicato».