Author: | Giulio Sovran, Bove, D'amato, De Nicola, Di Castro, Falcitelli, Fisichella, Gallerani, Gandini, Garbolino, Giovanardi, Guglielmino, Pilato, Romano, Sacchetti, Tizzano, Vallese | ISBN: | 9788867557974 |
Publisher: | Giulio Sovran | Publication: | April 4, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giulio Sovran, Bove, D'amato, De Nicola, Di Castro, Falcitelli, Fisichella, Gallerani, Gandini, Garbolino, Giovanardi, Guglielmino, Pilato, Romano, Sacchetti, Tizzano, Vallese |
ISBN: | 9788867557974 |
Publisher: | Giulio Sovran |
Publication: | April 4, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Cosa? Goodbye Mamma è un raccolta ragionata e sistematica dell’esperienza di un centinaio di individui (perlopiù giovani fra i 15 e i 35 anni), che hanno lasciato l’Italia per periodi che variano, a seconda dei casi, da una settimana a tutta la vita. L’opera si prefigura come un mix fra un “manuale pratico” ricco di consigli e metodi utili a chi stia pianificando un’esperienza all’estero, un saggio di indagine sul fenomeno, attualissimo, della fuga di molti giovani italiani, e una raccolta di brevi biografie curiose ed esemplificative, di italiani in fuga. Il rischio rappresentato dalla mescolanza di generi così diversi è compensato, crediamo, dall’effetto benefico che ogni genere esercita sull’altro: così le biografie rendono meno pedante la parte manualistica, quest’ultima rende più concreta la parte saggistica che a sua volta fornisce un quadro teorico ragionevole al tutto. Così le biografie rendono la parte manualistica più divertente ed entusiasmante, quest’ultima rende più concreta la parte saggistica che a sua volta fornisce un quadro teorico ragionevole al tutto.
Perché? Obiettivi dell’opera sono: 1. inquadrare il tema dell’odierna emigrazione italiana, abbozzando sia il quadro socio-economico che funge da motore dell’emigrazione, sia i risvolti psicologici cui gli emigranti vanno incontro; 2. fornire uno strumento pratico di consultazione per chiunque voglia fare (o spingere un figlio) un’esperienza di studio o di lavoro all’estero, superando gli ostacoli più comuni e schivando gli errori più frequenti; 3. dilettare e soddisfare il lettore attraverso numerose storie di italiani all’estero che ce l’hanno fatta, o ci stanno provando, sono felici o decisi a tornare perché insoddisfatti.
Il libro intende dare voce polifona a un’intera generazione accomunata non tanto, dall’età anagrafica, quanto soprattutto dalla presa di coscienza di una necessità di svolta, personale, identitaria e ormai improcrastinabile, che ha investito gli italiani negli ultimi quindici anni, spingendoli a cercare, ancora una volta lontano dal paese natio, un futuro più equo, più aperto, più stimolante, meno rassegnato, meno corporativo e meno cinico.
Cosa? Goodbye Mamma è un raccolta ragionata e sistematica dell’esperienza di un centinaio di individui (perlopiù giovani fra i 15 e i 35 anni), che hanno lasciato l’Italia per periodi che variano, a seconda dei casi, da una settimana a tutta la vita. L’opera si prefigura come un mix fra un “manuale pratico” ricco di consigli e metodi utili a chi stia pianificando un’esperienza all’estero, un saggio di indagine sul fenomeno, attualissimo, della fuga di molti giovani italiani, e una raccolta di brevi biografie curiose ed esemplificative, di italiani in fuga. Il rischio rappresentato dalla mescolanza di generi così diversi è compensato, crediamo, dall’effetto benefico che ogni genere esercita sull’altro: così le biografie rendono meno pedante la parte manualistica, quest’ultima rende più concreta la parte saggistica che a sua volta fornisce un quadro teorico ragionevole al tutto. Così le biografie rendono la parte manualistica più divertente ed entusiasmante, quest’ultima rende più concreta la parte saggistica che a sua volta fornisce un quadro teorico ragionevole al tutto.
Perché? Obiettivi dell’opera sono: 1. inquadrare il tema dell’odierna emigrazione italiana, abbozzando sia il quadro socio-economico che funge da motore dell’emigrazione, sia i risvolti psicologici cui gli emigranti vanno incontro; 2. fornire uno strumento pratico di consultazione per chiunque voglia fare (o spingere un figlio) un’esperienza di studio o di lavoro all’estero, superando gli ostacoli più comuni e schivando gli errori più frequenti; 3. dilettare e soddisfare il lettore attraverso numerose storie di italiani all’estero che ce l’hanno fatta, o ci stanno provando, sono felici o decisi a tornare perché insoddisfatti.
Il libro intende dare voce polifona a un’intera generazione accomunata non tanto, dall’età anagrafica, quanto soprattutto dalla presa di coscienza di una necessità di svolta, personale, identitaria e ormai improcrastinabile, che ha investito gli italiani negli ultimi quindici anni, spingendoli a cercare, ancora una volta lontano dal paese natio, un futuro più equo, più aperto, più stimolante, meno rassegnato, meno corporativo e meno cinico.