Author: | Rema | ISBN: | 9786050304954 |
Publisher: | Rema | Publication: | June 3, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Rema |
ISBN: | 9786050304954 |
Publisher: | Rema |
Publication: | June 3, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
A differenza che nella sua precedente opera di più ampio respiro (Le mie prime tre “R”), nella quale il tratto autobiografico prevale sul desiderio, pur presente nell’autore, di farsi interprete del proprio tempo, in questa raccolta di riflessioni avviene il contrario. Senza avere la pretesa di un approccio di tipo filosofico ma, anzi, con la leggerezza di un’esposizione colloquiale, il libro affronta sette temi riguardanti i principali motivi di insoddisfazione degli italiani (la politica, il lavoro, la sanità, le tasse, l’incertezza del futuro solo per citarne alcuni). E proprio come quando, in fila al supermercato o all’ufficio postale, notiamo un comportamento scorretto o una esasperante lentezza degli addetti che sembrano insensibili allo scempio del tempo altrui, pur “silenziosamente”, esprimiamo il nostro disappunto ad un occasionale compagno di attesa, l’autore dà pacatamente voce alle semplici considerazioni sull’ovvio che tutti sembrano non riuscire più a cogliere. E il solo fatto di poterne parlare con altri, pur senza poter cambiare le cose, serve a condividere ed alleggerire il nostro sconcerto ed il nostro senso di impotenza verso un comportamento scorretto. A maggior ragione, il trasferire in uno scritto le proprie considerazioni, ancora una volta senza cambiare le cose, ha la capacità di alleviare il senso di perplessità e disorientamento per un “andamento” percepito come illogico o ingiusto. Nel libro, però, la “protesta silenziosa”, la recriminazione sterile, vengono nobilitate da un richiamo affabile a quanto di positivo la vita e la società ci offrono: piccole e grandi cose troppo spesso date per scontate e che, preziose come l’acqua, allo stesso modo passano ingiustamente inosservate.Visione personale del la situazione del ceto medio italiano, in quest'ultimi anni di crisi mondiale. I pensieri, i comportamenti, le speranze e le insoddisfazioni.
A differenza che nella sua precedente opera di più ampio respiro (Le mie prime tre “R”), nella quale il tratto autobiografico prevale sul desiderio, pur presente nell’autore, di farsi interprete del proprio tempo, in questa raccolta di riflessioni avviene il contrario. Senza avere la pretesa di un approccio di tipo filosofico ma, anzi, con la leggerezza di un’esposizione colloquiale, il libro affronta sette temi riguardanti i principali motivi di insoddisfazione degli italiani (la politica, il lavoro, la sanità, le tasse, l’incertezza del futuro solo per citarne alcuni). E proprio come quando, in fila al supermercato o all’ufficio postale, notiamo un comportamento scorretto o una esasperante lentezza degli addetti che sembrano insensibili allo scempio del tempo altrui, pur “silenziosamente”, esprimiamo il nostro disappunto ad un occasionale compagno di attesa, l’autore dà pacatamente voce alle semplici considerazioni sull’ovvio che tutti sembrano non riuscire più a cogliere. E il solo fatto di poterne parlare con altri, pur senza poter cambiare le cose, serve a condividere ed alleggerire il nostro sconcerto ed il nostro senso di impotenza verso un comportamento scorretto. A maggior ragione, il trasferire in uno scritto le proprie considerazioni, ancora una volta senza cambiare le cose, ha la capacità di alleviare il senso di perplessità e disorientamento per un “andamento” percepito come illogico o ingiusto. Nel libro, però, la “protesta silenziosa”, la recriminazione sterile, vengono nobilitate da un richiamo affabile a quanto di positivo la vita e la società ci offrono: piccole e grandi cose troppo spesso date per scontate e che, preziose come l’acqua, allo stesso modo passano ingiustamente inosservate.Visione personale del la situazione del ceto medio italiano, in quest'ultimi anni di crisi mondiale. I pensieri, i comportamenti, le speranze e le insoddisfazioni.