Author: | Carlo Boldrighini | ISBN: | 9788891125125 |
Publisher: | Youcanprint | Publication: | November 8, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Carlo Boldrighini |
ISBN: | 9788891125125 |
Publisher: | Youcanprint |
Publication: | November 8, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Se dovessi dire da che cosa sia nato il mio desiderio di scrivere “ Gli Anni dell'Amicizia” non saprei dirlo con esattezza: forse il rimettere in ordine vecchie foto e vecchie riviste ha sviluppato dentro di me una specie di film dal quale- proprio al contrario di quanto spesso avviene nel cinema - è nato il libro.
Il racconto si svolge nell'arco di otto anni basilari nella formazione dei tre protagonisti, sia per le loro crescite personali, sia per quelle sentimentali, che risentono molto del clima sociale dell'epoca, ed anche della loro vita in famiglia che in qualche modo non può non avere influito sui loro comportamenti.
Tutto nella norma, insomma.
Con il passare del tempo ognuno di questi ragazzi dovrà confrontarsi con se stesso e con gli altri, e assolutamente fondamentali saranno le scelte che ognuno di loro avrà fatte, scelte che, in quegli anni, alquanto chiusi e a volte bigotti, rappresentano, soprattutto se riguardanti la sfera intima dei sentimenti, come appunto nel caso dei nostri tre amici, autentici atti di eroismo o, in certi casi, di sconfitta, e in altri di rifiuto della vita stessa. Ai tre amici, destinati a vite diverse, ma legati da una salda amicizia, si aggiungerà per ultimo, ma non ultimo per importanza, un quarto elemento che rappresenterà, per il protagonista, appunto la scelta di vita, quella autentica. La più temuta.
Mi piace considerare questo mio lavoro un libro ottimista.
Gli anni durante i quali il racconto si svolge sono anni austeri, a volte intransigenti, che formano una solida barriera verso tutto quello che rappresenta una gioiosa espressione di vita
Di proposito non ho mai voluto trascurare la speranza inesauribile che le cose, i tabù, i pregiudizi, possano cambiare in meglio, in fretta.
Perché è così che deve essere!
Perché non ho mai cessato di credere che negli uomini, TUTTI, sebbene latente, c'è sempre quella consapevolezza che ci porterà a riscattarci, perché tutti DOBBIAMO sentirci uguali di fronte alla legge di qualsiasi Paese e di qualsiasi Credo.
Spero di esserci riuscito.
Se dovessi dire da che cosa sia nato il mio desiderio di scrivere “ Gli Anni dell'Amicizia” non saprei dirlo con esattezza: forse il rimettere in ordine vecchie foto e vecchie riviste ha sviluppato dentro di me una specie di film dal quale- proprio al contrario di quanto spesso avviene nel cinema - è nato il libro.
Il racconto si svolge nell'arco di otto anni basilari nella formazione dei tre protagonisti, sia per le loro crescite personali, sia per quelle sentimentali, che risentono molto del clima sociale dell'epoca, ed anche della loro vita in famiglia che in qualche modo non può non avere influito sui loro comportamenti.
Tutto nella norma, insomma.
Con il passare del tempo ognuno di questi ragazzi dovrà confrontarsi con se stesso e con gli altri, e assolutamente fondamentali saranno le scelte che ognuno di loro avrà fatte, scelte che, in quegli anni, alquanto chiusi e a volte bigotti, rappresentano, soprattutto se riguardanti la sfera intima dei sentimenti, come appunto nel caso dei nostri tre amici, autentici atti di eroismo o, in certi casi, di sconfitta, e in altri di rifiuto della vita stessa. Ai tre amici, destinati a vite diverse, ma legati da una salda amicizia, si aggiungerà per ultimo, ma non ultimo per importanza, un quarto elemento che rappresenterà, per il protagonista, appunto la scelta di vita, quella autentica. La più temuta.
Mi piace considerare questo mio lavoro un libro ottimista.
Gli anni durante i quali il racconto si svolge sono anni austeri, a volte intransigenti, che formano una solida barriera verso tutto quello che rappresenta una gioiosa espressione di vita
Di proposito non ho mai voluto trascurare la speranza inesauribile che le cose, i tabù, i pregiudizi, possano cambiare in meglio, in fretta.
Perché è così che deve essere!
Perché non ho mai cessato di credere che negli uomini, TUTTI, sebbene latente, c'è sempre quella consapevolezza che ci porterà a riscattarci, perché tutti DOBBIAMO sentirci uguali di fronte alla legge di qualsiasi Paese e di qualsiasi Credo.
Spero di esserci riuscito.