Author: | Giorgio Taborelli | ISBN: | 9788868333584 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | March 19, 2015 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Giorgio Taborelli |
ISBN: | 9788868333584 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | March 19, 2015 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
Per Don Giovanni Tenorio la vita è, da sempre, un «azzardo». Questa volta, teatro delle sue gesta è l’Oriente, negli «Stati del Gran Turco» e nel Mediterraneo, tra penisola balcanica, Grecia e Turchia. Sua nuova identità è quella di Donhuàn il Magnifico, «gran capitano» di un manipolo di briganti albanesi e macedoni che lo rispettano e lo considerano alla stregua di una divinità, una sorta di novello Dioniso. Il «Gran Viaggiatore», in missione verso Istanbul per conto dell’imperatore, fra scorribande e spericolate missioni, attraversa la nobiltà e l’orrore della guerra, i piaceri multiformi e ignoti della carne, il coraggio e la paura, gli intrighi della corte del sultano. Ma è nel racconto di sé, nella letteratura, che emerge dirompente «la forza che trascina sempre più verso l’estrema densità della vita»: Donhuàn non è solo protagonista della Storia e viaggiatore insaziabile, ma soprattutto «madre di parole», inesauribile affabulatore e instancabile esploratore dell’animo umano. Tutto questo e moltissimo altro è la figura eternamente cangiante e moderna del mito di Don Giovanni: «Ammirai il misterioso disegno della mia vita, al quale mi ero affidato docile, amandola quasi sempre».
Per Don Giovanni Tenorio la vita è, da sempre, un «azzardo». Questa volta, teatro delle sue gesta è l’Oriente, negli «Stati del Gran Turco» e nel Mediterraneo, tra penisola balcanica, Grecia e Turchia. Sua nuova identità è quella di Donhuàn il Magnifico, «gran capitano» di un manipolo di briganti albanesi e macedoni che lo rispettano e lo considerano alla stregua di una divinità, una sorta di novello Dioniso. Il «Gran Viaggiatore», in missione verso Istanbul per conto dell’imperatore, fra scorribande e spericolate missioni, attraversa la nobiltà e l’orrore della guerra, i piaceri multiformi e ignoti della carne, il coraggio e la paura, gli intrighi della corte del sultano. Ma è nel racconto di sé, nella letteratura, che emerge dirompente «la forza che trascina sempre più verso l’estrema densità della vita»: Donhuàn non è solo protagonista della Storia e viaggiatore insaziabile, ma soprattutto «madre di parole», inesauribile affabulatore e instancabile esploratore dell’animo umano. Tutto questo e moltissimo altro è la figura eternamente cangiante e moderna del mito di Don Giovanni: «Ammirai il misterioso disegno della mia vita, al quale mi ero affidato docile, amandola quasi sempre».