Nel 1817 Friedrich Hegel scrive nella Filosofia dello spirito: “l’autocoscienza è, innanzitutto, desiderio”. Quest’opera, qui proposta al lettore attraverso alcuni estratti, descrive infatti come dal desiderio, eminentemente intersoggettivo, scatti il riconoscimento che porta all’autocoscienza di sé. Che sia soltanto bisogno o vero e proprio anelito umano e umanizzante, è proprio a partire da qui che è possibile strutturare un’idea dell’emancipazione personale realistica e veritiera: dal desiderio di riconoscimento che ci caratterizza tutti.
Nel 1817 Friedrich Hegel scrive nella Filosofia dello spirito: “l’autocoscienza è, innanzitutto, desiderio”. Quest’opera, qui proposta al lettore attraverso alcuni estratti, descrive infatti come dal desiderio, eminentemente intersoggettivo, scatti il riconoscimento che porta all’autocoscienza di sé. Che sia soltanto bisogno o vero e proprio anelito umano e umanizzante, è proprio a partire da qui che è possibile strutturare un’idea dell’emancipazione personale realistica e veritiera: dal desiderio di riconoscimento che ci caratterizza tutti.