Author: | Amabile De Retano | ISBN: | 9786050440348 |
Publisher: | Amabile De Retano | Publication: | May 17, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Amabile De Retano |
ISBN: | 9786050440348 |
Publisher: | Amabile De Retano |
Publication: | May 17, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«Il culo è la fica del Duemila», sostengono alcuni saggi e alcuni omosessuali. Questi ultimi però non vanno presi in considerazione in quanto il loro è un giudizio di parte. Il problema è di chi sta sotto, che potrebbe non gradire l’operazione in quanto - com’è notorio - in primetime è piuttosto dolorosa. Specie se condotta da giovanotti inesperti che pensano basti infilare il «salamino» per concludere in bellezza la giornata.
Viceversa, la deflorazione anale è cosa assai delicata e nient’affatto semplice, che va eseguita da persone rodate secondo una ben precisa tecnica.
Tecnica di cui tratterà questo tomo, dedicato a tutte quelle fanciulle che desiderano essere furiosamente trapanate nelle retrovie senza essere costrette a svegliare il vicinato urlando di dolore. Nonché ai ragazzotti ansiosi di correre la cavallina anche tra un magnifico paio di terga senza trasformare la «prima volta» nell’«ultima».
«Il culo è la fica del Duemila», sostengono alcuni saggi e alcuni omosessuali. Questi ultimi però non vanno presi in considerazione in quanto il loro è un giudizio di parte. Il problema è di chi sta sotto, che potrebbe non gradire l’operazione in quanto - com’è notorio - in primetime è piuttosto dolorosa. Specie se condotta da giovanotti inesperti che pensano basti infilare il «salamino» per concludere in bellezza la giornata.
Viceversa, la deflorazione anale è cosa assai delicata e nient’affatto semplice, che va eseguita da persone rodate secondo una ben precisa tecnica.
Tecnica di cui tratterà questo tomo, dedicato a tutte quelle fanciulle che desiderano essere furiosamente trapanate nelle retrovie senza essere costrette a svegliare il vicinato urlando di dolore. Nonché ai ragazzotti ansiosi di correre la cavallina anche tra un magnifico paio di terga senza trasformare la «prima volta» nell’«ultima».