Author: | Valerio Mele | ISBN: | 9786050301281 |
Publisher: | Valerio Mele | Publication: | April 18, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Valerio Mele |
ISBN: | 9786050301281 |
Publisher: | Valerio Mele |
Publication: | April 18, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Testi polverizzati, asistematici, che possono anche essere scanditi, s-logati come slogan (“Né stato, né mercato”) o masticati al di là dei luoghi in cui si riproduce la cultura (dal "cŏlĕre" latino derivano, con analoghe funzioni e finzioni: la "colonizzazione", i "culti" o, con una simpatica paretimologia, la "scuola", ecc...).
Si disegna un processo di disgregazione del "sog-getto" contemporaneo (a favore dell’insieme dei viventi) attraverso tre "capitolazioni":
- Nella prima si prendono le distanze dalla riduzione binaria di ognuno di noi in “I/O” (il nuovo modello di coscienza input/output… inteso come interruttore fibrillante, velocissimo, processore di circuiti integrati, interfaccia quasi meccanica del dispositivo digitale…).
- Nella seconda, “La crisi”, si affronta il processo di trasformazione sistemica in atto, nel senso dei percorsi di radicalizzazione e di progettazione del nuovo, senza "ressentiment" e in senso anti-capitalista, a partire dalla crisi della forma-stato, fino ad ora sospinta proprio dalla globalizzazione (e dalla centralizzazione e monopolizzazione "meta-statale") del mercato capitalista.
- Nella terza, “-getti” si tenta di uscire fuori di sé, s-logando i sog-getti in -getti… privando i viventi del prefisso che li assoggetta ad esseri inesistenti, puramente funzionali al sistema… pensato fin dalle sue finzioni metafisiche "a dismisura d’uomo". Si pone cioè la questione del "dividuo"… denominatore di finzioni tattiche, -gettato nel cosmo, portatore di spore e ife fungine disgregatrici, ibridate e ricombinabili.
Testi polverizzati, asistematici, che possono anche essere scanditi, s-logati come slogan (“Né stato, né mercato”) o masticati al di là dei luoghi in cui si riproduce la cultura (dal "cŏlĕre" latino derivano, con analoghe funzioni e finzioni: la "colonizzazione", i "culti" o, con una simpatica paretimologia, la "scuola", ecc...).
Si disegna un processo di disgregazione del "sog-getto" contemporaneo (a favore dell’insieme dei viventi) attraverso tre "capitolazioni":
- Nella prima si prendono le distanze dalla riduzione binaria di ognuno di noi in “I/O” (il nuovo modello di coscienza input/output… inteso come interruttore fibrillante, velocissimo, processore di circuiti integrati, interfaccia quasi meccanica del dispositivo digitale…).
- Nella seconda, “La crisi”, si affronta il processo di trasformazione sistemica in atto, nel senso dei percorsi di radicalizzazione e di progettazione del nuovo, senza "ressentiment" e in senso anti-capitalista, a partire dalla crisi della forma-stato, fino ad ora sospinta proprio dalla globalizzazione (e dalla centralizzazione e monopolizzazione "meta-statale") del mercato capitalista.
- Nella terza, “-getti” si tenta di uscire fuori di sé, s-logando i sog-getti in -getti… privando i viventi del prefisso che li assoggetta ad esseri inesistenti, puramente funzionali al sistema… pensato fin dalle sue finzioni metafisiche "a dismisura d’uomo". Si pone cioè la questione del "dividuo"… denominatore di finzioni tattiche, -gettato nel cosmo, portatore di spore e ife fungine disgregatrici, ibridate e ricombinabili.