Author: | Paolo Jachia | ISBN: | 9788869432507 |
Publisher: | Fratelli Frilli Editori | Publication: | January 20, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Paolo Jachia |
ISBN: | 9788869432507 |
Publisher: | Fratelli Frilli Editori |
Publication: | January 20, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questo libro presenta un ritratto cronologico di Claudio Baglioni dalla prima canzone scritta nel 1967 alla sua designazione come direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2018. Non è però un ritratto biografico, ma un'analisi puntuale dei suoi dischi (tutti) e delle sue canzoni (moltissime ma non tutte). Il principio è quello della comprensione di ciò che vuole dire un se stesso ma per designare la poetica, la strategia comunicativa propria di Baglioni. Possiamo così dire che, se è vero che Baglioni ha avuto due differenti momenti creativi e artistici, dopo una trentina di album, qualche migliaia di concerti e qualche milione di dischi venduti, le due strade – quella delle canzoni d’amore e quella dei racconti più impegnati e a tratti persino sperimentali – sono diventate una unica.
Non solo, ma crediamo che un suo merito complessivo sia quello di aver ridotto la presunta distanza tra cosiddetta “canzone d’autore” e cosiddetta “canzone pop”.
Distinzione che appare (e questo è anche il senso del nostro libro) posticcia, mentre invece il punto vero è una non pregiudiziale valutazione estetica dell’intenzione artistica di una canzone. Alla luce di tutto questo crediamo sia lecito affermare che Claudio Baglioni è, ed è stato, un grande artista di canzone e che sarebbe bello che, per questo suo cinquantennale percorso artistico, gli venisse assegnato, spezzando vetusti steccati, il Premio Tenco alla carriera.
Questo libro presenta un ritratto cronologico di Claudio Baglioni dalla prima canzone scritta nel 1967 alla sua designazione come direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2018. Non è però un ritratto biografico, ma un'analisi puntuale dei suoi dischi (tutti) e delle sue canzoni (moltissime ma non tutte). Il principio è quello della comprensione di ciò che vuole dire un se stesso ma per designare la poetica, la strategia comunicativa propria di Baglioni. Possiamo così dire che, se è vero che Baglioni ha avuto due differenti momenti creativi e artistici, dopo una trentina di album, qualche migliaia di concerti e qualche milione di dischi venduti, le due strade – quella delle canzoni d’amore e quella dei racconti più impegnati e a tratti persino sperimentali – sono diventate una unica.
Non solo, ma crediamo che un suo merito complessivo sia quello di aver ridotto la presunta distanza tra cosiddetta “canzone d’autore” e cosiddetta “canzone pop”.
Distinzione che appare (e questo è anche il senso del nostro libro) posticcia, mentre invece il punto vero è una non pregiudiziale valutazione estetica dell’intenzione artistica di una canzone. Alla luce di tutto questo crediamo sia lecito affermare che Claudio Baglioni è, ed è stato, un grande artista di canzone e che sarebbe bello che, per questo suo cinquantennale percorso artistico, gli venisse assegnato, spezzando vetusti steccati, il Premio Tenco alla carriera.