"Chickamauga è un punto di vista molto singolare su una battaglia. C’è un bambino che gioca. Gioca alla guerra, e viene da una fattoria del Sud dove ci sono anche schiavi. Ma il bambino è piccolo, non capisce molto. Si fa impaurire da un coniglio. Guida le sue invisibili armate nel bosco, lontano da casa. Troverà esseri in carne e ossa da comandare solo dopo un sonnellino. Solo più tardi farà i conti con il vero significato di ciò che sta avvenendo - quello che in Irak e in Afghanistan abbiamo sentito chiamare "danni collaterali". Non leggete questo racconto se vi state sentendo tristi. E tenete conto, per favore, che difficilmente resterete allegri dopo averlo letto." (dalla prefazione di Paolo Brera)
"Chickamauga è un punto di vista molto singolare su una battaglia. C’è un bambino che gioca. Gioca alla guerra, e viene da una fattoria del Sud dove ci sono anche schiavi. Ma il bambino è piccolo, non capisce molto. Si fa impaurire da un coniglio. Guida le sue invisibili armate nel bosco, lontano da casa. Troverà esseri in carne e ossa da comandare solo dopo un sonnellino. Solo più tardi farà i conti con il vero significato di ciò che sta avvenendo - quello che in Irak e in Afghanistan abbiamo sentito chiamare "danni collaterali". Non leggete questo racconto se vi state sentendo tristi. E tenete conto, per favore, che difficilmente resterete allegri dopo averlo letto." (dalla prefazione di Paolo Brera)