Author: | Anna Russo | ISBN: | 9781301551262 |
Publisher: | Anna Russo | Publication: | October 21, 2013 |
Imprint: | Smashwords Edition | Language: | Italian |
Author: | Anna Russo |
ISBN: | 9781301551262 |
Publisher: | Anna Russo |
Publication: | October 21, 2013 |
Imprint: | Smashwords Edition |
Language: | Italian |
Vi misurate con il calendario?
A questo non avevo mai pensato.
Domani sostituisco il metro e ci metto il calendario voglio proprio vedere dove arrivo.
Ma torniamo alle città, nessuna di esse è molto vicina a Sommiéres.
Sommiéres è un paese che difficilmente si troverà su uno di quei calendari, perché è troppo piccolo, anche se non proprio piccolo quanto il tuo villaggio.
In comune abbiamo però le inondazioni.
Il mio villaggio si inonda ogni anno e proprio perché la cosa avviene metodicamente ormai siamo famosi e ci vantiamo delle nostre inondazioni.
Ma qui il mare non c’entra.
E’ tutta colpa del fiume.
Quando arrivi nella piazza del villaggio, sul muro della farmacia, proprio all’angolo a destra passando sotto l’arco, è inciso un metro.
E’ il metro delle inondazione e a ogni tacca è indicato un anno.
Non ricordo più bene quale sia stata l’annata migliore ovvero quella in cui il fiume è arrivato al di là della misura e allora hanno dovuto numerare un altro pezzo di muro, ma controllerò e te lo farò sapere.
Tutto il villaggio si erge sulla collina e sotto scorre il fiume. La mia casa si trova proprio su una delle sue sponde, così quando il fiume cresce, potrei davvero gettarmi giù dalla finestra e farmi una nuotata. Ma papà che le cose le prendeva sempre bene, prese bene anche questa.
Non si chiese mai perché al suo trisavolo venne in mente di costruire la casa nel punto in cui non avrebbe dovuto e sul quale il fiume amava fuoriuscire per primo. Pensò solo che il trisavolo, amando il fiume, volesse salutarlo appena arrivava.
In compenso papà costruì una barca in cantina. Una barca dove ci stavamo io, lui e la mamma. Anch’io lo aiutai.
Ma a lavoro terminato, la barca risultò più grande della porta: non passava.
Papà non se ne preoccupò. Disse che non era la barca a dover uscire, ma il fiume a dover entrare. Il fiume sarebbe entrato in cantina e avrebbe fatto salire la barca, che avrebbe aperto il tetto di legno e finalmente avrebbe navigato.
E papà ovviamente sarebbe stato nella barca: il suo sogno era raggiungere il mare con il fiume.
Quel giorno non è ancora arrivato e non arriverà mai, anche se quest’ anno pare c’è molto ghiaccio in montagna e ha piovuto più del dovuto.
Insomma forse Sommiéres potrebbe somigliare a Lucerna in Svizzera, ma io in Svizzera non ci sono mai stato, allora non so che dirti.
In compenso oggi abbiamo iniziato il torneo di pallone e abbiamo vinto.
Cinque a zero e non perché gli altri non sono bravi, solo che noi siamo bravissimi.
Dobbiamo sbrigarci con le partite, perché se davvero, come dicono, il fiume inonderà tutto non potremo più giocare.
Vi misurate con il calendario?
A questo non avevo mai pensato.
Domani sostituisco il metro e ci metto il calendario voglio proprio vedere dove arrivo.
Ma torniamo alle città, nessuna di esse è molto vicina a Sommiéres.
Sommiéres è un paese che difficilmente si troverà su uno di quei calendari, perché è troppo piccolo, anche se non proprio piccolo quanto il tuo villaggio.
In comune abbiamo però le inondazioni.
Il mio villaggio si inonda ogni anno e proprio perché la cosa avviene metodicamente ormai siamo famosi e ci vantiamo delle nostre inondazioni.
Ma qui il mare non c’entra.
E’ tutta colpa del fiume.
Quando arrivi nella piazza del villaggio, sul muro della farmacia, proprio all’angolo a destra passando sotto l’arco, è inciso un metro.
E’ il metro delle inondazione e a ogni tacca è indicato un anno.
Non ricordo più bene quale sia stata l’annata migliore ovvero quella in cui il fiume è arrivato al di là della misura e allora hanno dovuto numerare un altro pezzo di muro, ma controllerò e te lo farò sapere.
Tutto il villaggio si erge sulla collina e sotto scorre il fiume. La mia casa si trova proprio su una delle sue sponde, così quando il fiume cresce, potrei davvero gettarmi giù dalla finestra e farmi una nuotata. Ma papà che le cose le prendeva sempre bene, prese bene anche questa.
Non si chiese mai perché al suo trisavolo venne in mente di costruire la casa nel punto in cui non avrebbe dovuto e sul quale il fiume amava fuoriuscire per primo. Pensò solo che il trisavolo, amando il fiume, volesse salutarlo appena arrivava.
In compenso papà costruì una barca in cantina. Una barca dove ci stavamo io, lui e la mamma. Anch’io lo aiutai.
Ma a lavoro terminato, la barca risultò più grande della porta: non passava.
Papà non se ne preoccupò. Disse che non era la barca a dover uscire, ma il fiume a dover entrare. Il fiume sarebbe entrato in cantina e avrebbe fatto salire la barca, che avrebbe aperto il tetto di legno e finalmente avrebbe navigato.
E papà ovviamente sarebbe stato nella barca: il suo sogno era raggiungere il mare con il fiume.
Quel giorno non è ancora arrivato e non arriverà mai, anche se quest’ anno pare c’è molto ghiaccio in montagna e ha piovuto più del dovuto.
Insomma forse Sommiéres potrebbe somigliare a Lucerna in Svizzera, ma io in Svizzera non ci sono mai stato, allora non so che dirti.
In compenso oggi abbiamo iniziato il torneo di pallone e abbiamo vinto.
Cinque a zero e non perché gli altri non sono bravi, solo che noi siamo bravissimi.
Dobbiamo sbrigarci con le partite, perché se davvero, come dicono, il fiume inonderà tutto non potremo più giocare.