Author: | ubaldo sagripanti | ISBN: | 9788863692495 |
Publisher: | Ubaldo Sagripanti | Publication: | November 4, 2011 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | ubaldo sagripanti |
ISBN: | 9788863692495 |
Publisher: | Ubaldo Sagripanti |
Publication: | November 4, 2011 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questa raccolta di racconti e fiabe nasce dalla quotidianità di padre separato in cui il rapporto con i miei figli si è trasformato in una realtà molto diversa da quella che vivevo e immaginavo quando sono nati.
Una volta persa la continuità della vita famigliare, il tempo insieme a loro è divenuto sempre più prezioso, e il racconto è divenuto un elemento centrale dell’identità del rapporto che dà a ognuno di noi i riferimenti nei momenti cruciali della vita. Credo che la coppia si formi e si sciolga in modo sostanzialmente misterioso al di là di responsabilità o colpe, ma quando ha generato altri esseri umani il mistero si è fatto vita trasformando per sempre uomo e donna in padre e madre. Ogni genitore cerca naturalmente di fare il meglio per i propri figli e questo “meglio” in una coppia unita è frutto di un continuo lavoro congiunto. Quando però i genitori si separano, proseguire il lavoro perde naturalezza e si fa complesso, a volte troppo per chiunque ma più spesso per i padri. Vorrei dedicare queste pagine al loro appassionato e duro lavoro svolto in condizioni talvolta estreme: alcuni non hanno nemmeno un tetto sotto il quale incontrare i figli. E alle madri come esortazione al mantenimento di quella continuità psicologica e formativa di cui i figli hanno bisogno, e di cui il padre, è costituente indispensabile. Inoltre al legislatore e ai magistrati perché è necessario adeguare l’orientamento del diritto a una realtà mutata in tempi brevi ma ormai evidente nella sua concretezza. Infine ai nostri figli, ai figli di questo tempo randagio, incerto e smemorato perché si sentano meno soli e un giorno possano fare meglio di noi.
Questa raccolta di racconti e fiabe nasce dalla quotidianità di padre separato in cui il rapporto con i miei figli si è trasformato in una realtà molto diversa da quella che vivevo e immaginavo quando sono nati.
Una volta persa la continuità della vita famigliare, il tempo insieme a loro è divenuto sempre più prezioso, e il racconto è divenuto un elemento centrale dell’identità del rapporto che dà a ognuno di noi i riferimenti nei momenti cruciali della vita. Credo che la coppia si formi e si sciolga in modo sostanzialmente misterioso al di là di responsabilità o colpe, ma quando ha generato altri esseri umani il mistero si è fatto vita trasformando per sempre uomo e donna in padre e madre. Ogni genitore cerca naturalmente di fare il meglio per i propri figli e questo “meglio” in una coppia unita è frutto di un continuo lavoro congiunto. Quando però i genitori si separano, proseguire il lavoro perde naturalezza e si fa complesso, a volte troppo per chiunque ma più spesso per i padri. Vorrei dedicare queste pagine al loro appassionato e duro lavoro svolto in condizioni talvolta estreme: alcuni non hanno nemmeno un tetto sotto il quale incontrare i figli. E alle madri come esortazione al mantenimento di quella continuità psicologica e formativa di cui i figli hanno bisogno, e di cui il padre, è costituente indispensabile. Inoltre al legislatore e ai magistrati perché è necessario adeguare l’orientamento del diritto a una realtà mutata in tempi brevi ma ormai evidente nella sua concretezza. Infine ai nostri figli, ai figli di questo tempo randagio, incerto e smemorato perché si sentano meno soli e un giorno possano fare meglio di noi.