Author: | Arnaldo Marcone | ISBN: | 9788869731327 |
Publisher: | Salerno Editrice | Publication: | December 15, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice | Language: | Italian |
Author: | Arnaldo Marcone |
ISBN: | 9788869731327 |
Publisher: | Salerno Editrice |
Publication: | December 15, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice |
Language: | Italian |
Nipote di Cesare, Ottaviano sale al potere dopo l’assassinio dello zio che lo aveva adottato, e proprio il nome del padre adottivo sarà per lui la chiave di una rapidissima e inarrestabile ascesa politica. Per un quindicennio il suo progetto politico si riassume nella determinazione assoluta di punire gli assassini di Cesare, obiettivo poi perseguito. Sconfitto Antonio ad Azio nel 31 a.C., Ottaviano diventa il signore assoluto del grande dominio creato da Roma che contribuisce ad estendere ulteriormente. Imprevedibilmente rinuncia al potere assoluto per un regime monarchico in cui sono però valorizzate componenti importanti della tradizione politica repubblicana. Diventa così Principe, organizzando un sistema politico complesso e originale. L’eccezionale sua posizione all’interno dello Stato è peraltro sancita dall’appellativo Augusto, senza precedenti, conferitogli dal senato.
Nipote di Cesare, Ottaviano sale al potere dopo l’assassinio dello zio che lo aveva adottato, e proprio il nome del padre adottivo sarà per lui la chiave di una rapidissima e inarrestabile ascesa politica. Per un quindicennio il suo progetto politico si riassume nella determinazione assoluta di punire gli assassini di Cesare, obiettivo poi perseguito. Sconfitto Antonio ad Azio nel 31 a.C., Ottaviano diventa il signore assoluto del grande dominio creato da Roma che contribuisce ad estendere ulteriormente. Imprevedibilmente rinuncia al potere assoluto per un regime monarchico in cui sono però valorizzate componenti importanti della tradizione politica repubblicana. Diventa così Principe, organizzando un sistema politico complesso e originale. L’eccezionale sua posizione all’interno dello Stato è peraltro sancita dall’appellativo Augusto, senza precedenti, conferitogli dal senato.