Author: | Georges Simenon | ISBN: | 9788845973635 |
Publisher: | Adelphi | Publication: | October 2, 2013 |
Imprint: | Adelphi | Language: | Italian |
Author: | Georges Simenon |
ISBN: | 9788845973635 |
Publisher: | Adelphi |
Publication: | October 2, 2013 |
Imprint: | Adelphi |
Language: | Italian |
Nel 1933 Simenon compie trent’anni e decide che è venuto il momento di diventare un vero scrittore. Per far questo, opera due rotture significative: con il personaggio che gli ha dato la fama e con l’editore Fayard che lo ha pubblicato. In giugno termina "Maigret", il romanzo in cui manda in pensione il commissario. In ottobre firma un contratto con Gaston Gallimard, patron di quella che viene unanimemente considerata la più letteraria, e la più prestigiosa, casa editrice francese. Ciò nonostante, da Maigret non riesce a staccarsi, e in fondo anche al suo nuovo editore non dispiacerebbe vederlo «resuscitare», sebbene entrambi sappiano che un ritorno del commissario rischierebbe di interferire con la nuova carriera dello scrittore. Il quale, però, troverà un compromesso soddisfacente, che consisterà nel limitarsi a scrivere dei racconti destinati ad apparire solo su riviste. In molti di essi, come nei quattro raccolti in questo volume, Maigret è sì in pensione, ma (per una dinamica quasi speculare a quella dell’autore) è «costretto» a indagare su casi più o meno tenebrosi: o perché non riesce a vincere la curiosità (come nel "Notaio di Châteauneuf"); o perché, in vacanza con la moglie, si trova ad assistere a un omicidio (come in "Tempesta sulla Manica"); o perché non sa respingere una richiesta di aiuto (come nella "Signorina Berthe e il suo amante"); o infine perché, commettendo quello che è difficile non definire un atto mancato, quarantott’ore prima di lasciare il Quai des Orfèvres risponde a una telefonata nell’ufficio dei suoi ispettori (come in "Assassinio all’Étoile du Nord").
Nel 1933 Simenon compie trent’anni e decide che è venuto il momento di diventare un vero scrittore. Per far questo, opera due rotture significative: con il personaggio che gli ha dato la fama e con l’editore Fayard che lo ha pubblicato. In giugno termina "Maigret", il romanzo in cui manda in pensione il commissario. In ottobre firma un contratto con Gaston Gallimard, patron di quella che viene unanimemente considerata la più letteraria, e la più prestigiosa, casa editrice francese. Ciò nonostante, da Maigret non riesce a staccarsi, e in fondo anche al suo nuovo editore non dispiacerebbe vederlo «resuscitare», sebbene entrambi sappiano che un ritorno del commissario rischierebbe di interferire con la nuova carriera dello scrittore. Il quale, però, troverà un compromesso soddisfacente, che consisterà nel limitarsi a scrivere dei racconti destinati ad apparire solo su riviste. In molti di essi, come nei quattro raccolti in questo volume, Maigret è sì in pensione, ma (per una dinamica quasi speculare a quella dell’autore) è «costretto» a indagare su casi più o meno tenebrosi: o perché non riesce a vincere la curiosità (come nel "Notaio di Châteauneuf"); o perché, in vacanza con la moglie, si trova ad assistere a un omicidio (come in "Tempesta sulla Manica"); o perché non sa respingere una richiesta di aiuto (come nella "Signorina Berthe e il suo amante"); o infine perché, commettendo quello che è difficile non definire un atto mancato, quarantott’ore prima di lasciare il Quai des Orfèvres risponde a una telefonata nell’ufficio dei suoi ispettori (come in "Assassinio all’Étoile du Nord").