Author: | P. Borrelli | ISBN: | 9788893153560 |
Publisher: | David De Angelis | Publication: | September 24, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | P. Borrelli |
ISBN: | 9788893153560 |
Publisher: | David De Angelis |
Publication: | September 24, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Le origini della scienza alchimica, della filosofia ermetica e dell’arte spagirica risalgono alla più remota antichità. Nelle fraternità iniziatiche perdura tuttora la tradizione, che queste opere metafisiche trascendentali fiorissero splendidamente in seno alla misteriosa Atlantide e alla vetusta Lemuria, i cui templi, cinquantamila anni prima di Cristo, lasciarono i loro segreti in retaggio ai santuari indiani e questi agli egiziani.
Non potendo risalire ad epoche sì remote, che il tempo, — che distrugge perfino le idee, — con la potenza dissolutrice rende inerte, mi limiterò a scrutare la rivelazione egiziana, i cui sacerdotali documenti ci furono trasmessi, sotto forma di geroglifici celati dal triplice velo isiaco...
La Scienza Sacra dell’Egitto, gelosamente custodita dai collegi magici, comprendeva l’integrità di quello che noi, al dì d’oggi, chiamiamo Occultismo, comprendeva cioè le varie branche della Perfetta Sapienza: la teurgia, la taumaturgia, l’astrologia, l’alchimia e la magia. Da ciò si vede ch’è impossibile considerare isolatamente lo stato d’una sola di queste cognizioni: un intimo legame le rappiccava e le rappicca l’un l’altra, in virtù della legge dell’analogia, che regna sui tre piani dell’universo, e senza il cui aiuto si cade nelle sterili incertezze della specialità contemporanea.
Nessun iniziato si può confinare in una particolarità rigorosa, senza aver prima dato uno sguardo al complesso della scienza d’Ermete ed imparato ad usare i segni di correlazione, che riuniscono in una sintesi perfetta i molti capitoli del gran libro della natura!
I santuari, applicando questo principio nella sua massima estensione, conducevano gli studiosi fino al punto di percepire l’unità assoluta sotto le sue diverse forme. Da quel momento era possibile la comunione del corpo umano con la natura naturata o fisica, dell’anima con la natura naturale, o provvidenza, e dello spirito con la natura naturante o divina. Questa triade si realizzava mediante la coscienza adeptale, quarto termine dell’essere, involgente il ternario con l’intuizione o l’estasi.
Le origini della scienza alchimica, della filosofia ermetica e dell’arte spagirica risalgono alla più remota antichità. Nelle fraternità iniziatiche perdura tuttora la tradizione, che queste opere metafisiche trascendentali fiorissero splendidamente in seno alla misteriosa Atlantide e alla vetusta Lemuria, i cui templi, cinquantamila anni prima di Cristo, lasciarono i loro segreti in retaggio ai santuari indiani e questi agli egiziani.
Non potendo risalire ad epoche sì remote, che il tempo, — che distrugge perfino le idee, — con la potenza dissolutrice rende inerte, mi limiterò a scrutare la rivelazione egiziana, i cui sacerdotali documenti ci furono trasmessi, sotto forma di geroglifici celati dal triplice velo isiaco...
La Scienza Sacra dell’Egitto, gelosamente custodita dai collegi magici, comprendeva l’integrità di quello che noi, al dì d’oggi, chiamiamo Occultismo, comprendeva cioè le varie branche della Perfetta Sapienza: la teurgia, la taumaturgia, l’astrologia, l’alchimia e la magia. Da ciò si vede ch’è impossibile considerare isolatamente lo stato d’una sola di queste cognizioni: un intimo legame le rappiccava e le rappicca l’un l’altra, in virtù della legge dell’analogia, che regna sui tre piani dell’universo, e senza il cui aiuto si cade nelle sterili incertezze della specialità contemporanea.
Nessun iniziato si può confinare in una particolarità rigorosa, senza aver prima dato uno sguardo al complesso della scienza d’Ermete ed imparato ad usare i segni di correlazione, che riuniscono in una sintesi perfetta i molti capitoli del gran libro della natura!
I santuari, applicando questo principio nella sua massima estensione, conducevano gli studiosi fino al punto di percepire l’unità assoluta sotto le sue diverse forme. Da quel momento era possibile la comunione del corpo umano con la natura naturata o fisica, dell’anima con la natura naturale, o provvidenza, e dello spirito con la natura naturante o divina. Questa triade si realizzava mediante la coscienza adeptale, quarto termine dell’essere, involgente il ternario con l’intuizione o l’estasi.